Riforma Pensioni 2014: novità in Europa mentre prosegue ildibattito in Italia. “Il Governo Renzi - ha detto intervenendo sulle ipotesi di riforma pensioni il segretario generale Spi-CgilCarla Cantone rivolgendosi al premier Matteo Renzi nel suo intervento al congressonazionale dell'organizzazione sindacale -sostiene che gli sgravi fiscali sonogiustizia sociale: una giustizia sociale al 50 per cento però, perché siescludono i pensionati come se loro fossero cittadini svedesi e non italiani”.

Riforma pensioni 2014: Spi-Cgil vs Governo Renzi, interventodi Carla Cantone

“Non ci consola - ha aggiuntola leader Spi-Cgil intervenendo sulla riforma pensioni 2014 - la dichiarazionedel presidente del Consiglio Renzi quando afferma che le pensioni non verrannotoccate, perché le pensioni sono state toccate tante volte e ingiustamente, percui – ha proseguito Carla Cantone secondo quanto riporta l’Ansa -non la consideriamouna gentile concessione”.

Secondo la sindacalista Cgil “sarebbe meglio e utileaccarezzare le pensioni invece di toccarle. Attendiamo tagli concreti ai costidella politica ad ogni livello non sono i pensionati i ladri del futuro deigiovani, i ladri sono gli speculatori della finanza e del sistema bancario, glievasori, quelli della criminalità organizzata e delle mafie”.

Riforma pensioni 2014, via libera dal Parlamento Ue a portabilitàpensioni integrative

E mentre in Italia prosegue il dibattito sulla riformapensioni 2014, il Parlamento europeo ha dato il via libera alla direttiva sullaportabilità delle pensioni integrative, unprovvedimento che punta a incentivare la dei lavoratori nell’Unione Europea. “Ilavoratori ­ - ha dichiarato il commissario all'occupazione Lazlo Andor - devonopoter fare affidamento sulle pensioni integrativein Europa, è vitale per assicurare che chi si sposta da uno Stato all'altro nonsia penalizzato”.

La direttiva approvata dal Parlamento Ue sulla portabilitàdelle pensioni integrative chiede agli Stati membridi applicare uno standard minimo di regole che consenta l'acquisizione e laconservazione dei diritti sulle pensioniintegrative per le persone che vanno a lavorare in un altro Stato dell’UnioneEuropea.