Giungono importanti novità in tema di riforma Pensioni 2014: ad esser (finalmente) intervenuto sull’argomento il ministro del lavoro Giuliano Poletti, che a proposito di esodati ha parlato di ‘uno scivolo che consenta di collegare la condizione di queste persone al pensionamento’.



Protagonista onnipresente del dibattito previdenziale italiano anche il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che in tema di riforma pensioni 2014 per precoci, esodati e Quota 96 è tornato a parlare di una modifica della riforma Fornero con particolare riguardo alla necessità di abbassare l’età pensionabile.





Giungono intanto importanti novità per uno dei temi più delicati fra quelli che compongono il capitolo riforma pensioni 2014, quello dei Quota 96 della Scuola, attesi giorno 14 aprile dall’appuntamento decisivo. Nessuna novità purtroppo in tema di lavoratori precoci, categoria tuttavia interessata dalle dichiarazioni rilasciate dall’ex ministro del lavoro Damiano.

Riforma pensioni 2014, esodati: Poletti parla di scivolo che potrebbe condurre al pensionamento



Come accennato in apertura si registrano importanti novità in tema di riforma delle pensioni 2014 ed esodati, in merito ai quali ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni il responsabile del Welfare Poletti: ‘Stiamo cercando di costruire uno scivolo che consenta di collegare la condizione di queste persone al pensionamento - ha dichiarato Poletti a Repubblica - Questa è un'operazione che ha dei costi quindi la discussione che stiamo facendo è finalizzata a costruire il tutto tecnicamente bene, per evitare di riprodurre i problemi del passato e cercando di trovare un bilanciamento che ci consenta di fare questa operazione in maniera efficace’.



‘L’ideale - ha proseguito il ministro Poletti - sarebbe istituire una regola generale che dice che tutti quelli che arrivano a queste condizioni possono avere questo tipo di trattamento’.



Qualora la via prospettata da Poletti venisse effettivamente cavalcata dal governo si tratterebbe di un’importante punto di partenza per l’avvio di una riforma delle pensioni 2014 e per la risoluzione del caso esodati; al di là della concreta fattibilità o meno di quanto paventato da Poletti, l'ipotesi va comunque giudicata positivamente, non foss'altro perchè si tratta di una soluzione ‘strutturale’, di sistema, e non temporanea o finalizzata a porre un argine solo nel breve periodo.

Riforma pensioni 2014, precoci e Quota 96 tra illusioni e speranze: Damiano insiste su una modifica della Legge Fornero



Importanti novità in merito alla questione riforma pensioni 2014 giungono sul caso Quota 96 della Scuola, per i quali domani sarà il giorno decisivo: alle ore 14.15 si terrà infatti un’audizione con le Commissioni Bilancio e Lavoro riunite al cospetto del Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Giovanni Legnini, il quale riferirà in merito alle misure pro pensionamento dei Quota 96.



Se saltasse questo appuntamento per i Quota 96 della Scuola scatterebbe una sorta di piano ‘B’ ordito dal presidente della Commissione Bilancio Boccia, il quale ha dichiarato che non voterà il DEF qualora nel documento non siano contenute le risorse atte a garantire il pensionamento alla categoria.



In tema di riforma pensioni 2014 con riferimento ai lavoratori precoci non giungono purtroppo significative novità, anche se il comparto viene ad essere interessato dalle dichiarazioni rilasciate da Damiano in tema di età pensionabile e legge Fornero: ‘Una norma da eliminare è sicuramente quella contenuta nella legge Fornero che innalza l’età pensionistica a 67 anni: una delle conseguenze è il blocco del turnover e dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. E’ questa una delle principali cause dell’anomalo aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile. Su questo punto bisogna intervenire piuttosto che inseguire inesistenti rigidità del mercato del lavoro. Il rimedio consiste nell’introdurre un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico per rendere più graduale l’uscita dal lavoro’.



L’ex ministro propone da sempre una riduzione dell’età pensionabile (che gioverebbe oltre modo ai lavoratori precoci) puntando su una rivisitazione della legge Fornero come punto di partenza di una riforma delle pensioni 2014, ma quasi mai governo e istituzioni preposte hanno intavolato una reale discussione a riguardo.



Staremo a vedere se stavolta sarà diverso, noi continueremo a seguire le vicende di esodati, precoci e Quota 96 fornendovi gli opportuni aggiornamenti.