La riforma del lavoro 2014 firmata da Renzi e Poletti arriva oggi alla Camera dopo qualche settimana di discussione parecchio serrata. Che cosa cambia? Prima di tutto va detto che il testo che con tutta probabilità sarà sottoposto a voto di fiducia è un compromesso partorito tra l'ala renziana del Partito Democratico e la minoranza di sinistra. E che quindi il testo iniziale che era stato annunciato dal ministro Poletti è parecchio cambiato. Su queste modifiche, però, non c'è l'accordo del Nuovo Centrodestra, che promette battaglia per tornare alla versione originale del testo.

Quali sono queste modifiche portate al testo della riforma del lavoro 2014? Innanzitutto rimane una durata massima dei contratti a termine di 36 mesi, ma in questi 36 mesi il contratto potrà essere rinnovato senza indicare la causale cinque e non più otto volte. Rimane invece invariato il limite dei contratti collettivi: i contratti a tempo determinato non potranno essere più del 20% dell'organico complessivo.

Nella riforma del lavoro 2014 in discussione alla Camera cambiano però le norme che portano all'assunzione di nuovi apprendisti: prima di poter mettere sotto contratto di apprendistato un giovane si dovranno confermare almeno il 20% degli apprendisti che in quell'azienda già lavorano. Un limite di questo tipo non era previsto nella bozza precedente e ricalca quanto previsto già dalla riforma Fornero, in cui però il limite per poter assumere era del 30%.