I quota 96 del reparto scolastico sono quei lavoratori, tra insegnanti e personale scolastico, che sono stati bloccati sul posto di lavoro da una svista nella riforma previdenziale targata Elsa Fornero.

La deputata Manuela Ghizzoni è stata finora tra i più combattivi per quanto riguarda far avere la pensione a questi docenti. Non solo il testo della proposta di legge, volta a mandare a riposo queste persone, porta la sua firma ma ha accompagnato e sostenuto questi esodati della scuola dall'inizio della loro odissea.

Sua è stata l'idea di far conteggiare dal Miur il numero preciso di questi lavoratori (poco meno di 4 mila), quando tutti gli altri - politici e non - si nascondevano dietro la solita scusa delle coperture economiche inesistenti.

Da allora il testo unificato Ghizzoni - Marzana, per evitare ulteriori bocciature di natura economica, ha incluso tale limite (4 mila soggetti) ed è tuttora in attesa di approvazione.

Purtroppo il governo Renzi che si era impegnato a 'riferire' sulle coperture finanziarie entro il Def ha deciso di rinviare sino alla presentazione del Documento di Economia e Finanza alle Camere.

La Ghizzoni ha più volte espresso il suo profondo rammarico su come l'esecutivo - attuale e precedente - stava trattando la questione ma più volte ha deciso di tirare avanti e premere per una soluzione. Giusto quando sembrava pronta a molare è subentrato Francesco Boccia che senza mezze misure ha deciso di sfidare apertamente il premier Renzi!

Il presidente della Commissione Bilancio ha annunciato, infatti, che non voterà il Def qualora all'interno del documento non siano previste le risorse atte a concedere il pensionamento ai quota 96 della scuola.

Che sia questa la volta buona per i quota 96? Renzi come risponderà?