In materia di pensioni la riforma Fornero, approvata dal Governo Monti tra i provvedimenti per salvare l'Italia, ora non la vuole più nessuno o quantomeno i Sindacati chiedono che venga rivista. E' il caso della Cisl dopo che dagli ultimi dati Istat è emerso che oltre il 40% dei pensionati in Italia percepisce meno di mille euro.



In merito il segretario generale della Cisl, intervenuto su Radio 1 a 'Prima di tutto', ha inoltre sottolineato come in larga parte l'importo mensile delle pensioni non superi i 1.500-1600 euro, e come alcune cose della riforma Fornero vadano corrette.





Il Governo intanto, nel fornire rassicurazioni sul fatto di non voler toccare le pensioni, apre però all'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ed in particolare in quello del pubblico impiego, attraverso la cosiddetta staffetta generazionale.  



Si tratta in pratica di assumere giovani nella Pa a fronte del prepensionamento di chi ha tanti anni di servizio, ma in che modo? Ebbene in merito proprio la Cisl, non contraria a priori alla proposta, ha evidenziato che si può parlare di staffetta generazionale solo se a monte c'è un piano.



In particolare, proprio il leader della Cisl ha fatto presente che è un bene che i giovani possano entrare nel mondo del lavoro ma senza però il rischio che la staffetta generazionale porti ad accatastare delle nuove professionalità che magari poi non saranno utilizzate.

Come per un'azienda, quindi, secondo il leader della Cisl serve che nella Pa siano chiare le linee guida e gli obiettivi da raggiungere come quando un'impresa definisce ed aggiorna il proprio piano industriale.