Ennesimo nulla di fatto in merito al caso Pensioni Quota 96 Scuola: ieri doveva essere il giorno decisivo e invece si è assistito ad una ‘nuova’ assunzione di responsabilità da parte del governo, che tramite le linee programmatiche inserite nel DEF si è impegnato a risolvere in futuro il caso del pensionamento per gli esodati della Scuola.



Se alcuni mesi fa una simile situazione sarebbe stata salutata con favore dai Quota 96 della Scuola adesso, che di assunzioni di responsabilità ne sono state prese a decine senza che da ciò conseguisse alcun risultato concreto, non si può non leggere il tutto in un’ottica di sostanziale e nemmeno tanto sottile presa in giro.





Eppure il caso pensioni Quota 96 della Scuola rappresenta una delle più rilevanti criticità tra quelle con le quali hanno a che fare docenti e dirigenti scolastici, figure alle quali Renzi si era riproposto di restituire dignità e rispetto, salvo poi contribuire, in questi mesi, a privarli tanto dell’una quanto dell’altro.



Ricostruiamo allora quanto accaduto ieri e tentiamo di delineare i futuri scenari in tema di pensioni Quota 96 Scuola.

Pensioni Quota 96 Scuola, dal DEF l’ennesimo buco nell’acqua: ricorso alla Corte Europea unica chance?



Nei giorni scorsi, il presidente Boccia si era candidato a difendere strenuamente l’interesse della categoria sottolineando come non avrebbe firmato il DEF senza le coperture economiche necessarie a chiudere il caso pensioni Quota 96 Scuola; a margine della presentazione dello stesso DEF, il governo si è tuttavia limitato a riportare solo alcune generiche linee guida, con ciò contribuendo a creare l’ennesimo nulla di fatto.



Ecco quanto riportato dal deputato Manuela Ghizzoni a poco  più di un’ora dal voto sul DEF: ‘Tra gli impegni previsti nella risoluzione di maggioranza rivolta al governo, attraverso la quale avviene l’approvazione del DEF, vi è quello a provvedere, per quanto riguarda la riforma del sistema previdenziale, alla soluzione del problema dei cd. esodati e, per il settore della scuola, dei lavoratori cd. quota 96’.



Si può dunque definire chiuso il caso pensioni Quota 96 Scuola? Nient’affatto sottolinea sempre la Ghizzoni: ‘Tutto ciò significa che alla Commissione Bilancio il governo non potrà più presentarsi affermando di non aver trovato adeguata copertura’.



Tradotto: ennesimo nulla di fatto, col governo a prendere ancora tempo e la questione pensioni Quota 96 Scuola ancora in piedi senza apparenti spiragli di cambiamenti imminenti: non più tardi di tre giorni fa, il Sottosegretario all’Economia Legnini aveva infatti sottolineato che la soluzione per il caso dei Quota 96 ‘non è matura sotto il profilo economico’, con ciò intendendo dire che non ci sono i fondi. O che non si vogliono trovare, proponiamo noi.



La volontà di continuare a combattere la battaglia nelle sedi istituzionali italiane rimane forte, ma sullo sfondo si fa sempre più concreta la possibilità di ricorrere alla Corte Europea, iter certo non semplice da percorrere ma comunque da dover tentare.



Il caso pensioni Quota 96 Scuola rimane dunque in bilico tra speranze disattese, illusioni e nuove tensioni. Al presidente del Consiglio Renzi verrebbe da chiedere il perchè di tutto questo.