Per garantire in materia di Pensioni una prospettiva di lungo termine ai giovani come ai lavoratori attivi, è necessario mettere al centro dell'agenda il tema relativo alla previdenza complementare. Questo è quanto, tra l'altro, ha messo in evidenza il Segretario generale Femca Cisl, Sergio Gigli, nel presentare ed illustrare i lavori relativi  ad un convegno sul tema organizzato a Roma.



In merito proprio la Femca Cisl è pronta con proposte concrete a partire da quella di rendere obbligatoria o comunque generalizzata l'adesione alla previdenza complementare a fronte però di una maggiore flessibilità.

In più per i fondi complementari si potrebbe procedere all'unificazione in modo tale che nel lungo periodo i lavoratori possano far leva su strumenti di previdenza più solidi, forti ed efficienti che diano di conseguenza anche tutta la tranquillità necessaria.



Servono poi misure di detassazione tali da incentivare l'adesione ai fondi pensione, ed interventi tali da slegare la previdenza ai requisiti di età. Nel corso del convegno, con conclusioni affidate al leader della Cisl Raffaele Bonanni, sono intervenuti il ministro del Lavoro Poletti, il Commissario Inps Conti, il Presidente della Covip Tarelli ed il Presidente Mefop Marè.



E mentre sulle pensioni il tema resta aperto, diversa è invece la posizione del Governo sull'occupazione visto che, nonostante le pressioni e le divergenze, l'Esecutivo ha deciso di porre al voto di fiducia il Dl Lavoro a conferma di come Matteo Renzi, pur rischiando, intenda bruciare le tappe e rompere con il passato fatto di conflitti e lungaggini che hanno contribuito al declino del Paese.