Pochissime le novità in tema di pensioni precoci e usuranti, eccezion fatta per l’aspra disputa dialettica che sta vedendo protagonisti il Ministro dell’Istruzione Giannini e il presidente della Commissione Lavoro Damiano.



Lo stesso Renzi, che nel corso del suo mandato non ha mai trattato la materia previdenziale, sembra ignorare l’argomento, il tutto nonostante le tensioni sociali, come ribadito dallo stesso Damiano, stiano crescendo, non solo con riferimento al caso delle Pensioni per precoci e usuranti ma anche per quel che riguarda l’intera questione della riforma delle pensioni.



Pensioni precoci e usuranti, il governo li ignora: Renzi e Giannini contrari all’ipotesi di Damiano, no al prepensionamento



Tutto è partito da una proposta fatta dal Ministro della Pa Madia, che ha individuato nel prepensionamento una possibile soluzione al problema degli esuberi rilevati da Cottarelli nel comparto statale; partendo da questa posizione è intervenuto il presidente Damiano, che ribadendo ‘l’omogeneità del sistema previdenziale italiano’ ha sottolineato come l’istituto del prepensionamento, se adottato per i lavoratori statali, vada esteso a tutti i lavoratori.



Lo stesso Damiano ha poi puntato sulla proposta di legge che porta il suo nome e che consentirebbe ai lavoratori di accedere alla pensione con 62 anni d’età e 35 di contributi, il tutto senza le evidenti penalizzazioni pecuniarie con le quali hanno a che fare tutti coloro i quali accedono attualmente all’istituto del prepensionamento.



Si tratterebbe di un’ottima opportunità che potrebbe cambiare il corso degli eventi per quel che concerne il caso pensioni precoci e usuranti: entrambe le categorie vanno infatti tutelate (forse più di altre) dato che i primi hanno avviato giovanissimi la carriera lavorativa (partecipando alla crescita produttiva del paese in modo fattivo e concreto) e i secondi svolgono lavori particolarmente gravosi, ma nonostante ciò il governo, con Renzi in testa, non ha mai toccato l’argomento del loro pensionamento.



Contro l’ipotesi di Damiano si è in particolare scagliato il Ministro Giannini, contrario al ricorso al prepensionamento per via di una sistema ‘che non può permettersi di tornare indietro pensando che la via giusta siano le baby pensioni’.



Tirando le somme, il caso pensioni precoci e usuranti vive una delicata fase di stallo: il ricorso allo strumento del prepensionamento costituirebbe davvero il giusto spartiacque, ma come rilevato i pareri sono notevolmente discordanti.



A sorprendere e non poco è ad ogni modo l’atteggiamento tenuto da Renzi, che nonostante l’invito rivoltogli da Damiano (uno che è stato Ministro del Lavoro e che oggi è a capo della stessa Commissione Lavoro) sulla necessità di intervenire - pena l’incremento del livello di tensione sociale - prosegue il proprio mandato senza concentrarsi sul fronte previdenziale.



Forse l’impossibilità di garantire il diritto al pensionamento per i propri lavoratori altro non è se non la conseguenza di un paese dove le politiche del Welfare sono da troppo tempo diventate meri propositi e nulla più.