Come vi raccontiamo ormai da settimane, il caso pensioni lavoratori precoci sembra essere stato dimenticato da esecutivo ed istituzioni, con lo stesso Poletti a non aver mai sfiorato l’argomento attinente il pensionamento della categoria; eppure siamo di fronte ad individui che hanno messo a disposizione la propria forza lavoro molto presto e che per tanto meriterebbero un livello di tutela particolare se non maggiore rispetto ad altre categorie.



Ecco che le uniche concrete novità in tema di Pensioni lavoratori precoci giungono a toccare la categoria esclusivamente in via indiretta, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad essersi mostrato ancora una volta in prima linea nel proporre soluzioni in grado di attenuare se non risolvere ‘la questione previdenziale’: l’ultimo intervento dell’ex ministro ha avuto ad oggetto la riforma Fornero e l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, una norma quest’ultima che ‘andrebbe eliminata’ perché causa ‘del blocco del turnover e dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro’.





Se pensiamo che proprio l’innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla legge Fornero ha innescato un caso ‘pensioni lavoratori precoci’ ben si comprende cosa significherebbe modificare la lettera della norma, eppure in più di una circostanza il ministro del lavoro Poletti ha ribadito che ‘non è allo studio alcuna manovra che punti a modificare la legge Fornero’.

Pensioni lavoratori precoci, prepensionamento: Damiano propone una modifica dell’età pensionabile ma Poletti tace



Come accennato in apertura, la questione pensioni lavoratori precoci viene ad essere toccata dalle interessanti dichiarazioni rilasciate da Damiano, che per l’ennesima volta ha sottolineato la necessità di modificare la norma contenuta nella legge Fornero che ha disposto l’innalzamento dell’età pensionabile: ‘Una norma da eliminare è sicuramente quella contenuta nella riforma Fornero che innalza l’età pensionistica a 67 anni: una delle conseguenze è il blocco del turnover e dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. E’ questa una delle principali cause dell’anomalo aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile - ha dichiarato il presidente della Commissione Lavoro - Su questo punto bisogna intervenire piuttosto che inseguire inesistenti rigidità del mercato del lavoro. Il rimedio consiste nell’introdurre un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico per rendere più graduale l’uscita dal lavoro. Il Governo tedesco sta andando in questa direzione, a parziale correzione delle precedenti riforme’.



A questa tesi, che Damiano non aveva mancato di esporre anche in passato, lo stesso ex ministro affianca la richiesta di compiere un riassetto dell’istituto del prepensionamento in modo da estenderlo a tutte le categorie lavorative (e non solo al comparto pubblico come vorrebbe il ministro Madia), altra mossa questa che consentirebbe di risolvere il caso pensioni lavoratori precoci ma che sin qui non è stata minimamente presa in considerazione dal governo.



Pur non essendo intervenuto nel merito di quanto dichiarato da Damiano in tema di prepensionamento e modifica della legge Fornero (del mancato pronunciamento sul caso pensioni lavoratori precoci abbiamo già fatto cenno all’inizio), Poletti ha spesso sottolineato come il governo non abbia alcuna intenzione di introdurre correttivi alla legge Fornero, vuoi per una precisa volontà politica vuoi per l’indisponibilità dei fondi che sarebbero necessari per introdurre un cambiamento così netto nel sistema previdenziale.



Il ministro del lavoro ha comunque recentemente parlato di pensioni, evidenziando come il governo stia pensando ad ‘uno scivolo pro esodati che consenta di collegare il percorso lavorativo di queste persone al pensionamento’, parlando di una norma strutturale si ma non in grado di incidere su tutte le vertenze previdenziali aperte. In primis quella connessa al caso pensioni lavoratori precoci, che potrebbero iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel solo in caso di dialogo sulle proposte avanzate da Damiano in tema di legge Fornero, abbassamento dell’età pensionabile e prepensionamento.



Un dialogo che per il momento stenta purtroppo ad intavolarsi, non solo con Poletti ma anche con l’intero esecutivo.