Il ministro della pubblica amministrazione e della semplificazione Marianna Madia ha peccato di 'superbia'. Il 'timing' (tempismo) della sua proposta non era dei migliori. Ci sono molte ingiustizie nell'attuale sistema previdenziale (esodati, quota 96) e lanciare una proposta simile dal nulla di sicuro non ha aiutato.

Sembrava più 'cosa fatta' che una proposta su cui discutere ma le mancava la cosa più importante che sono le coperture finanziarie. Il provvedimento non era accompagnato e supportato da una 'ferrea' pianificazione economica. Il famoso numero degli 85mila esuberi proveniva dalla spending review di Cottarelli ma la Madia non ha chiarito quali sono queste 85mila persone.

In aggiunta, quando sono arrivate le prime critiche dalla Ragioneria dello Stato il ministro non ha saputo spiegare se e quanti soldi serviranno. Secondo lei tutto sarebbe a costo zero visto che la pensione è meno dello stipendio.

E qui la Madia 'inciampa' di nuovo, perché la sua proposta di "staffetta generazionale" include l'assunzione di giovani per coprire i buchi nel personale dopo il prepensionamento. Infatti Francesco Massicci, capo dell'Ispettorato generale per la spesa sociale della Ragioneria Generale dello Stato ha precisato che "se si manda via una figura che deve essere sostituita" allora la manovra non è più a costo zero.

Per non parlare del rischio di aprire - attraverso una riforma simile - il 'vaso di Pandora' chiamato uscita anticipata.

Una sorta di flessibilità in uscita dal lavoro è il sogno di tutti i lavoratori da quando è entrata in vigore la 'famigerata' legge Fornero. Dando la possibilità di prepensionamento agli statali, si apre la strada a una riforma generale del sistema pensionistico italiano che potrebbe far crollare l'Inps.

Del resto è impossibile immaginare un ritorno a categorie privilegiate e a trattamenti di favore per quanto concerne le Pensioni.

Sono state appunto tutte queste iniquità e ingiustizie (calcolo retributivo, baby pensionati, pensioni d'oro) che hanno portato la situazione previdenziale in Italia al limite. La riforma Fornero per quanto odiata era necessaria, come necessarie sono oggi ulteriori riforme per aggiustare i suoi errori: blocco del turn-over lavorativo, brusco innalzamento dell'età pensionabile, nessuna gradualità e nessuna flessibilità.

Infine, l'ultimo errore della Madia è che non ha previsto nessuna penalizzazione per chi approfitterà del prepensionamento. Se non ci sono penalità - come il sistema bonus-malus proposto da Damiano - allora tutti opteranno per la pensione e allora sì che il sistema rischia da un massiccio 'esodo'!