C'è tuttora in vigore un regime sperimentale per le sole lavoratrici donne che permette loro di andare in pensione a 57 anni (58 quelle autonome) a patto di avere raggiunto 35 anni di contributi e accettando un assegno pensionistico più basso calcolato con il sistema contributivo (appunto).

Si tratta di un regime sperimentale poiché scade l'anno prossimo, nel 2015. Dopo tale data il governo dovrà valutare in base ai risultati ottenuti se implementarlo per sempre, estenderlo anche ai colleghi maschi (magari con qualche cambiamento nei requisiti) oppure cancellarlo del tutto.

A oggi è l'unico modo per andare in pensione in anticipo sfruttando le regole più favorevoli di quelle introdotte con la 'famigerata' riforma Fornero ma ricevendo meno soldi. Nonostante questo fatto molte lavoratrici hanno optato di recente per tale opzione perché spaventate dal brusco innalzamento dell'età pensionabile o impossibilitate a continuare a lavorare così a lungo (pensate appunto alle lavoratrici precoci e a quelle con lavori usuranti).

Termini e scadenze

Come abbiamo anticipato all'inizio, tale regime termina alla fine del 2015. A complicare però le cose ci si mette l'Inps che attraverso una sua circolare sostiene che ai requisiti di età dei 57 e dei 58 anni si applica l'incremento legato all'aumento dell'aspettativa di vita e il meccanismo delle finestre.

Dunque il diritto alla pensione deve essere conseguito:

  • entro il 30 novembre 2014 per le lavoratrici dipendenti;
  • entro il 30 dicembre 2014 per le lavoratrici nel pubblico impiego;
  • ed entro il 31 maggio 2014 per quelle autonome.

A complicare ancora di più le cose c'è stata una risoluzione approvata dalle Commissioni Lavoro di Camera e Senato che impegnava il precedente governo Letta a far rivedere la circolare e 'intimare' all'INPS che per l'opzione contributivo "resta valida la semplice maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015"!

Per stare sul sicuro il primo termine scade - per le lavoratrici autonome - il 31 maggio, dopodiché vedremo cosa risponderà l'Inps.