Una delle più importanti trasformazioni avvenute mediante la riforma delle Pensioni Fornero riguarda il fatto che non si parla più di pensione di anzianità, ma di pensioni anticipate. Non si tratta ovviamente soltanto di una questione "nominalistica", le differenze sono sostanziali e le ultime novità, dato che la riforma delle pensioni Fornero, è entrata a regime proprio nel 2014, possono indubbiamente interessare tutti coloro che ritengono di trovarsi nella condizione di richiedere la pensione anticipata 2014/2015, ex di anzianità.

In questo articolo cercheremo di definire i requisiti e le penalizzazioni previste dalla riforma delle pensioni Fornero per quanto riguarda le pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità.

Ricordiamo che questo è uno dei temi maggiormente discussi all'interno della società civile. La riforma delle pensioni Fornero è stata attaccata da più lati e le ultime dichiarazioni di Cottarelli, il commissario alla spending review, parlano di nuovi possibili tagli. Si tratta dunque di una materia complessa e articolata e soggetta continuamente a cambiamenti.

Per il momento ecco requisiti e penalizzazioni per quanto riguarda le pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità.

Pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità: novità su requisiti

La prima materia da affrontare per quanto riguarda le pensioni anticipate 2014/2014, ex di anzianità riguarda i requisiti minimi contributivi. La riforma delle pensioni Fornero stabilisce in 42 anni e 6 mesi di contributi i requisiti minimi di accesso al trattamento pensionistico anticipato.

Ricordiamo però che, qualora si sia usufruito di alcuni elementi differenti non previsti all'interno della legge n. 216 del 2011, è possibile che le pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità, vadano incontro a delle riduzioni e penalizzazioni piuttosto pesanti. Vediamo allora quali sono gli elementi differenti consentiti per il raggiungimento dei requisiti minimi contributivi che non danno penalizzazioni nella richiesta della pensione anticipata.

Pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità: requisiti minimi - elementi differenti

Come già detto, la riforma delle pensioni Fornero prevede che per raggiungere la pensione anticipata 2014/2015 bisogna raggiungere il minimo contributivo di 42 anni e 6 mesi. Esistono però degli elementi differenti che possono rientrare nel calcolo, ovverossia periodi di astensione dal lavoro, dovuti a particolari situazioni e condizioni, che però non comportano penalizzazioni all'interno del computo dei requisiti minimi per l'ottenimento della pensione anticipata 2014/2015, ex di anzianità.

Vediamo nello specifico tutti gli elementi differenti:

  1. eventuali periodi di maternità
  2. l'assolvimento di eventuali obblighi di leva
  3. i periodi di malattia
  4. i periodi di cassa integrazione
  5. gli eventuali infortuni
  6. l'astensione dovuta a donazione di sangue
  7. tutte le forme esistenti di congedi per paternità e maternità.

Pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità: requisiti minimi anagrafici

La riforma delle pensioni Fornero, in più, fornisce anche requisiti minimi anagrafici per l'ottenimento della pensione anticipata 2014/2015, ex di anzianità. Anche in questo caso il requisito è perentorio, non si potrà andare in pensione prima del raggiungimento dei 62 anni di età.

Questo requisito minimo deve considerarsi contestuale a quello dei 42 anni e 6 mesi di contributi versati.

Pensioni anticipate 2014/2015, ex di anzianità: le penalizzazioni

Uno dei temi maggiormente dibattuti riguarda quello delle penalizzazioni. Ed è proprio questa materia a suscitare le maggiori polemiche e le proposte ad esempio di Cesare Damiano. Per quanto riguarda le pensioni anticipate 2014/2015, ecco quali sono le penalizzazioni.

In primo luogo, qualora un cittadino richieda la pensione anticipata 2014/2015, ex di anzianità e nel computo dei 42 anni e 6 mesi vi si trovano elementi differenti da quelli che abbiamo elencato più su, cioè periodi di astensione dal lavoro non conteggiabili secondo la riforma, le penalizzazioni sono del 4% e sono permanenti.

Non c'è alcun altro modo, leggendo attentamente la riforma delle pensioni Fornero, che continuare a lavorare finché non si è sicuri di aver raggiunto il requisito minimo contributivo di 42 anni e 6 mesi.

In secondo luogo, qualora un cittadino richieda la pensione anticipata 2014/2015, ex di anzianità e abbia raggiunto i 42 anni e 6 mesi di contributi, ma abbia un'età inferiore ai 62 anni, o accetterà una penalizzazione del 4% o dovrà continuare a lavorare fino al raggiungimento del requisito minimo anagrafico.

Per concludere: se non si vuole andare incontro a penalizzazioni, salvo modifiche della riforma delle pensioni Fornero - modifica che non è comunque assolutamente in agenda - è necessario avere compiuto almeno 62 anni e avere contributi di almeno 42 anni e 6 mesi, senza elementi differenti da quelli presenti nella riforma.