In questo articolo cercheremo di fare un resoconto sul tema Pensioni aggiornato alla situazione del 2014. Il sistema previdenziale non è altro un meccanismo di redistribuzione che trasferisce la ricchezza prodotta dalla popolazione attiva a chi ha terminato l'attività lavorativa per raggiunti limiti di età (pensione di vecchiaia) o dopo aver raggiunto le soglie fissate per legge sull'età contributiva (pensione di anzianità).

Altre tipologie di pensione vengono erogate a chi non è più in grado di lavorare (pensioni di invalidità), a chi ha diritto ad una reversibilità sulle pensioni dei parenti defunti (pensioni ai superstiti) e a chi è sprovvisto di qualsiasi forma di reddito e non è nelle condizioni di lavorare (pensioni di assistenza).

Il sistema pensionistico italiano è stato tradizionalmente un sistema prevalentemente retributivo, ma con il succedersi delle riforme Amato 1992, Dini 1995 e in ultimo Fornero 2011, sta lentamente diventando contributivo legando il passaggio anche a opzioni di prepensionamento. Andiamo adesso a trattare i requisiti richiesti dalla legge per le pensioni di anzianità e vecchiaia.

Pensioni 2014: requisiti di anzianità e vecchiaia

Partendo dalle pensioni di vecchiaia relative all'anno 2014 bisogna fare una distinzione tra uomo e donna e tra le differenti categorie di lavoro:

  • Donne: le lavoratrici dipendenti a 63 anni e 9 mesi, le lavoratrici autonome a 64 anni e 9 e le lavoratrici occupate nel pubblico impiego a 66 anni e 3 mesi
  • Uomini: a 66 anni e 3 mesi con 20 anni di contributi versati sia per il settore pubblico che per il privato

Per quanto riguarda le pensioni di anzianità anticipata invece i requisiti sono:

  • Donne: a 41 anni e 6 mesi di contributi versati
  • Uomini: a 42 anni e 6 mesi di contributi versati

Sono inoltre al vaglio delle ipotesi di prepensionamento, in forma obbligatoria per 85.000 statali, e in forma facoltativa per le donne che potranno andare in pensione a 57 anni con 35 anni di contributi versati.