C'era grande attesa per il DEF del governo Renzi, non soltanto per la questione delle detrazioni fiscali Irpef e del famoso bonus da 80 euro mensili, ma anche per quanto riguarda l'annosa questione delle Pensioni per questo tormentato 2014. Tante le questioni in sospeso e tutte connesse al problema del trovare i fondi per la copertura economica e finanziaria dei provvedimenti. Gli esodati, i docenti Quota 96, il problema delle pensioni anticipate e delle pensioni d'oro, insomma una serie di temi che, dopo la promulgazione del DEF, sembrano essere rimasti al punto di partenza.

Vediamo allora nello specifico le news che riguardano le pensioni 2014, dagli esodati ai Quota 96, dalle pensioni d'oro alle pensioni anticipate.

Pensioni 2014, news 11 aprile: la questione esodati e il silenzio del governo Renzi

Il DEF del governo Renzi non tratta e non affronta il problema degli esodati. Un'ennesima delusione per tutti coloro che avevano fatto affidamento su questo documento. In più si è aggiunta un'altra cattiva notizia: la data prevista del 14 aprile, giorno nel quale ci sarebbe dovuta essere una discussione parlamentare alla Camera dei Deputati, è saltata. Le motivazioni del rinvio sono poco chiare ma le reazioni non sono tardate ad arrivare. L'eurodeputato Claudio Morganti ha infatti deciso di chiamare in causa la Corte Europea, ponendo al centro la questione degli esodati, e chiedendo se ci sono possibilità giuridiche per attingere dal Fondo Sociale Europeo.

Ancora una volta, una vicenda tutta italiana giunge in Europa, alla ricerca di soluzione.

Pensioni 2014, news 11 aprile: i Quota 96 si appellano alla Corte Europea

Il destino dei Quota 96 sembra essere quanto mai vicino a quello degli esodati. C'era grande attesa per il DEF perché al suo interno si sperava che il governo Renzi riferisse intorno alla possibilità di trovare fondi per il pensionamento dei cosiddetti Quota 96.

E invece, nessun riferimento. Silenzio assoluto. I Quota 96, che si sono riuniti in un coordinamento nazionale, ha deciso allora di appellarsi alla Corte Europea. Certo, un ricorso che giunga fino agli organi istituzionali europei non è garanzia di un'immediata soluzione, ma alternative non ce ne sono e le ingiustizie italiane ancora una volta sembra debbano risolversi in Europa.

Pensioni 2014, news 11 aprile: pensioni anticipate e Cesare Damiano

Nulla di nuovo anche sul fronte pensioni anticipate. Profetiche, a questo punto, le parole del Ministro Poletti che, in una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, aveva dichiarato che il tema delle pensioni 2014 non era all'ordine del giorno nel governo. A questo punto resta soltanto Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, il quale in questi ultimi giorni ha rilanciato il suo progetto di uscita flessibile dal lavoro. La proposta di Damiano è semplice: i lavoratori possono optare per le pensioni anticipate a partire dai 62 anni e possono decidere di restare fino ai 70 anni. Per coloro che optassero per un'uscita anticipata a 62 anni le penalizzazioni sarebbero nell'ordine dell'8%.

Per Cesare Damiano sarebbe una vera e propria riforma delle pensioni che supererebbe tutte le contraddizioni della riforma Fornero.

Pensioni 2014, news 11 aprile: le pensioni d'oro

Nessuna soluzione, infine, sulla questione delle pensioni d'oro (o d'argento - come ironicamente si è detto per un periodo). Insomma, le conclusioni che possono essere tratte è che la riforma delle pensioni Fornero sembra essere proprio un tabù per il governo Renzi.