Tante le novità in tema di pensioni 2014 esodati e precoci: a testimonianza di come la materia sia altamente delicata i vertici istituzionali si stanno cimentando in una battaglia dialettica senza precedenti, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano da una parte e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini dall’altra.



Oggetto del contendere l’ipotesi di utilizzo dello strumento del prepensionamento per risolvere i nodi previdenziali ancora in piedi e favorire il ricambio generazionale, con Damiano che sulla scia di quanto proposto dal Ministro Madia vorrebbe il prepensionamento per tutti i lavoratori, pubblici e privati, e il numero uno dell’Istruzione Giannini a replicare che cavalcando simili ipotesi il sistema imploderebbe.





Se in tema di Pensioni 2014 per i lavoratori esodati bisogna registrare un deciso cambio di rotta, con il testo di legge varato appositamente per la categoria che verrà discusso il 14 aprile, tutto tace sul fronte pensioni precoci, con l’ipotesi del prepensionamento - unica via d’uscita possibile per il comparto - ad essere mal vista oltre che dal Ministro Giannini anche dal Tesoro, che parla di costi insostenibili per la macchina statale.



Nel mezzo la riforma Fornero, che sembra vincere sempre nonostante i numerosi scompensi che la sua ratifica ha già prodotto in tema di pensioni 2014 per tutte le categorie lavorative, inclusi esodati e precoci.

Pensioni 2014 esodati e precoci: testo di legge unificato per i primi nulla per i secondi, Damiano e Giannini si scontrano



Come già sottolineato, in tema di pensioni 2014 esodati è stato raggiunto un’importante punto di partenza, con la Camera che il 14 aprile discuterà sulla proposta di legge studiata appositamente per la categoria e varata dalla Commissione Lavoro; tutto fermo invece sul fronte pensioni 2014 precoci, categoria che a causa di una carriera lavorativa avviata molto presto e dell’innalzamento dell’età pensionabile ratificato dalla riforma Fornero vede nel prepensionamento l’unica autentica via d’uscita.



Un’ipotesi, quella del prepensionamento, che però non incontra il favore del governo. Dopo che il Ministro Madia ha suggerito l’applicazione dell’istituto per i soli lavoratori statali, Damiano è intervenuto spiegando che ‘in Italia il sistema pensionistico è un sistema uniforme, omogeneo, tra pubblico e privato: non si può cambiarlo solo da una parte e tornare alle baby pensioni. Il tema del turnover generazionale - ha aggiunto - è importante ma c’è sia nella Pa che nelle imprese private. E i problemi nascono dal brusco innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni fatto dal governo Monti. Una vera e propria perversione sociale, che va rimossa’.



‘Se ora si vuole anticipare il pensionamento - avverte Damiano dalle pagine del proprio blog - lo si faccia adottando la proposta di legge che ho presentato insieme a Pierpaolo Baretta, che consente di mandare in pensione i lavoratori con 62 anni di età e 35 di contributi’. Dunque prepensionamento si ma per tutti, con la proposta varata da Damiano che imprimerebbe una decisa accelerata in tema di pensioni 2014 precoci.



Assolutamente contrario è parò perso il Ministro Giannini: ‘Mi sono permessa di osservare che un Paese nel quale si spendono in pensioni 270 miliardi di euro - ha detto la Giannini in un’intervista pubblicata su Il Messaggero - non dovrebbe vedere nel prepensionamento la chiave di ingresso dei giovani nella Pa. Se ricorriamo ciclicamente allo strumento dei baby pensionamenti non se ne esce più’.



La disputa che si va consumando sul tema previdenziale ha veramente del clamoroso, con il capitolo ‘pensioni 2014 precoci’ che a questo punto sembra davvero incagliato senza apparenti vie d’uscita; un dato certo rimane, la riforma Fornero resta intoccabile e vince sempre.



Nonostante la frattura previdenziale e le ingiustizie sociali delle quali è stata foriera nessuna proposta viene infatti concretamente perseguita, eccezion fatta per l’ipotesi di legge pro esodati; continueremo ad aggiornarvi sia sul tema pensioni 2014 esodati e precoci che sulla riforma del sistema previdenziale, il tutto nella speranza che presto le cose possano sbloccarsi.