All'esame del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è attualmente la situazione degli over 50 rimasti privi di occupazione lavorativa ed, al contempo, non hanno raggiunto i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione. Notizia, questa, data dal ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sul quotidiano "La Stampa", che ha anticipato le prossime misure in merito all'occupazione ed alle Pensioni.

Particolare attenzione, sostiene Poletti, meritano quei lavoratori over 50 che, a causa della crisi economica attraversata in questi ultimi anni, sono rimasti privi di lavoro, per licenziamento o cessazione di proprie attività, ed al momento sono senza retribuzione né pensione.

La loro situazione, infatti, è particolarmente critica anche per l'età, trovandosi sostanzialmente "scartati" dal mercato occupazionale, considerato che le misure volte a favorire l'occupazione sono state dirette esclusivamente alla fascia giovanile: si pensi agli incentivi per l'occupazione giovanile contratto di apprendistato che si rivolgono ad un target di persone fino a 29 anni.

Un limbo, se si pensa che gli ultracinquantenni rimasti senza lavoro e senza aver maturato né requisito anagrafico né contributivo (spesso con 10 anni di contributi ancora da versare), a cui Poletti vuole porre una soluzione alternativa alla pensione anticipata avanzando la proposta di unanuova tipologia di contratto specifico per questa categoria di persone over 50, al fine di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro.

Molto probabilmente, se verrà attuata, le aziende che assumeranno persone con più di 50 anni d'età, avranno la possibilità di versare contributi in forma ridotta proprio per facilitare il reintegro nel mondo del lavoro di soggetti over 50 con competenze professionali già maturate, ma poco favoriti nella ricerca di un lavoro. Insomma, misure simili a quelle previste per chi assume con contratti di apprendistato.