Importanti novità in vista su pensione anticipata 2014, APA e prepensionamento statali; dopo mesi di ipotesi, illazioni e critiche il ministro Madia ha finalmente la possibilità di esporre nel dettaglio la soluzione avanzata qualche settimana fa e relativa alla possibilità di concedere prepensionamenti di massa a tutti i lavoratori statali individuati come esuberi da Carlo Cottarelli.



L’occasione di dettagliare la proposta arriva oggi, 30 aprile 2014, in seno al dibattito in corso alla Camera ed incentrato sulla riforma delle PA; lo stesso Renzi con il tweet lanciato ieri ha preannunciato importanti novità in tema di Pubblica Amministrazione, con la tanto auspicata riforma (se ne parla da anni) che potrebbe indirettamente caricarsi di importanti significati in tema di previdenza e pensioni.





Dal dibattito relativo alla riforma della PA emergeranno infatti indicazioni decisive riguardo pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali, indicazioni che toccheranno di riflesso anche l’APA (l’assegno pensionistico anticipato) che idealmente costituisce l’ipotesi ‘gemella’ del prepensionamento statali agganciato però ai lavoratori privati.



Facciamo allora il punto in tema di pensione anticipata 2014, APA e prepensionamento statali, con Poletti, Madia e Renzi finalmente concentrati sul capitolo previdenza.

Pensione anticipata 2014, APA e prepensionamento statali: Madia al centro del dibattitto, Poletti dettaglierà meglio le proposte



Come accennato in apertura, sono ore decisive per alcune delle più delicate vertenze fra quelle che costituiscono il blocco connesso a Pensioni e previdenza: pensione anticipata 2014, APA e prepensionamento statali saranno infatti, direttamente e indirettamente, al centro del dibattito che inizierà oggi alla Camera e che sarà incentrato sulla riforma della PA. Il ministro Madia avrà in particolare l’opportunità di dettagliare l’ipotesi legata al prepensionamento dei lavorati statali etichettati come esuberi, e dalla percorribilità o meno di tale proposta dipenderà, oltre alla futura strutturazione dell’istituto della pensione anticipata 2014, anche la possibilità di estendere ai lavoratori privati un istituto nella natura simile al prepensionamento (la cosa sarebbe presso che automatica considerata l’uniformità del sistema previdenziale italiano).



Ci stiamo ovviamente riferendo allo strumento dell’APA, l’assegno pensionistico anticipato, in merito al quale si è concentrato il ministro Poletti nel corso di una recente intervista: sull’argomento è stata fatta molta confusione, e sino a quando lo stesso responsabile del Welfare non dettaglierà al meglio il tutto sarà difficile fare chiarezza.



Quel che è certo è che parlando di pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali (argomento sul quale riferirà comunque alla Camera il ministro della PA Marianna Madia), Poletti ha ripreso un’ipotesi che era stata elaborata dall’ex ministro del lavoro Giovannini e che prevedeva la possibilità di concedere un prestito ai lavoratori che accettassero di abbandonare anticipatamente l’impiego.



Più che di una pensione anticipata si tratterebbe dunque di un’uscita anticipata dal lavoro supportata dalla fruizione dell’APA, un assegno il cui ammontare verrebbe poi restituito dai lavoratori stessi tramite trattenute dirette sugli assegni pensionistici.



C’è chi, come Il Secolo XIX, ha già parlato di trattenute da 25-30 euro al mese per almeno 15 anni per chi percepirà un assegno da 1200 euro, ma al momento bisogna doverosamente precisare come ci si trovi nel campo delle ipotesi e nulla più.



A certificare come in tema di pensione anticipata 2014 giungeranno comunque delle novità il tenore del DEF, all’interno del quale l’esecutivo si è impegnato a ‘valutare la reintroduzione di meccanismi di flessibilità di uscita rispetto ai nuovi limiti anagrafici, attraverso un sistema di incentivi e disincentivi’.



Per avere un quadro più chiaro sulle mosse che Poletti, Madia e Renzi intendono mettere in atto in tema di pensione anticipata 2014, APA e prepensionamento statali bisogna in definitiva attendere: vi terremo aggiornati.