Riforma Poletti è introdotta cosi in una intervista su republicatv il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha annunciato il tavolo che si aprirà da settimana prossima sugli esodati, insieme ad Inps e commissione lavoro della camera. Ma oltre alla conferma per il tavolo di lavoro ha annunciato che è allo studio del governo, un sistema che porti alla flessibilizzazione del pensionamento, per favorire l'ingresso al lavoro.

La proposta Poletti

Il ministro Poletti in poche battute cerca di anticipare i contenuti della sua proposta. Sostiene che le aziende che hanno bisogno di nuovi assunti nel loro organico, hanno confermato la volontà di contribuire alla uscita dei lavoratori più anziani per assumere giovani.

Ed il ministro dice: "ti manca un anno al pensionamento? Ti dò un assegno che non è la pensione fino a quando raggiungi i termini". In più nel periodo in cui sei messo a riposo la tua impresa continua a versarti i contributi, ed una volta in pensione restituisci l'assegno ricevuto. Sottolineiamo che in linea di principio è la stessa cosa del prestito pensionistico avanzato da Giovannini nel mese di dicembre.

Esodati Poletti ammette la grave ingiustizia ma si rischiava la bancarotta.

Il ministro Poletti ammette che la questione esodati, nome con il quale ormai sono riconosciuti tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro e non hanno i requisiti per andare in pensione, dopo la riforma Fornero, è una grave ingiustizia ma la condizione economica in cui versava l'Italia, continua sempre il ministro Poletti, poneva una urgenza inderogabile con il rischio di bancarotta.

Il ministro poi continua riprendendo il lavoro del suo predecessore Giovannini che non avendo avuto il tempo di attivare le riforme necessarie ha comunque intrapreso il sentiero che porterebbe ad una soluzione quanto più larga capace di aiutare tutte le categorie toccate dalla riforma Fornero.

Stabilizzazione per i lavoratori

Il ministro Poletti lancia il sasso nello stagno delle forme di lavoro attuali, ed intende perseguitare il lavoro precario, con la proposta di rendere il lavoro a tempo indeterminato meno costoso.

"Il lavoro a tempo indeterminato sia meno caro di oltre il 10%" sono le parole che il ministro ha usato nell'intervista, per annunciare il suo piano del lavoro, che rivedrà le forme di contratto. La speranza del ministro è rivolta al parlamento che se continuerà a lavorare vivacemente consentirà al governo di essere pronto per metà 2015 con un nuovo piano del lavoro, che includerà dei contratti a tempo determinato per i lavori stagionali e dei contratti a tempo indeterminato con scatti che vanno verso la maggior tutela.