Nel Def 2014 l'obiettivo delle detrazioni irpef è confermato. Tutti i lavoratori avranno un corrispettivo maggiore in busta paga ma con quali coperture? Il governo Renzi sembra risposare nettamente la lottaai dipendenti pubblici, e nel Def non si nasconde dietro ad un dito. Nel documento di economia e finanza 2014 sono riportate le coperture e le impostazioni generali previste, ed anche i provvedimenti favorevoli ai contribuenti come ladetrazione Irpef, ed anche la riduzione dell'Irap prevista per le imprese nelmese di maggio, ma sono i primi due punti a costituire il pomo della discordia.

Pubblico impiego blocco delle assunzioni fino al 2017

Se qualcuno ancora non avesse capito le intenzioni delgoverno in materia di lavoro pubblico, il Def schiarisce e non poco le idee.Infatti il punto su cui fa leva la manovra del governo di Matteo Renzi è "mettere all'indice" come gli eretici per la chiesa i dipendenti pubblici, destinati ad una drastica diminuzione nei prossimi anni visto che non se ne assumeranno più fino al 2017. Tre anni, èquesto il buco temporale che il governo sta proponendo oggi al parlamento, e questo riporta alla mente la strada tracciata dall'allora ministrodel lavoro Brunetta, il quale impose il blocco delle assunzioni dei dipendentipubblici limitandolo in percentuale, e va sottolineato che questa misura è tutt'ora in vigore, cioè già si assume meno personale rispetto a quello che va in pensione.

La natura del provvedimentonasce probabilmente dal lavoro fatto dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli, cheaveva annunciato tagli considerevoli alla spesa per la pubblicaamministrazione, confermata poi dal ministro competente Marianna Madia che ha parlato da subito diesuberi per 80 mila dipendenti pubblici.

Il quadro è quindi completo e chiaro,il cantiere che il governo ha messo in piedi è volto allo smantellamento dellaspesa della pubblica amministrazione, che non si ferma solo al blocco delle assunzioni. Infatti per far quadrare meglio i conti arriva anche il blocco dei contratti di tutti i dipendenti pubblici per 6 anni si arriva fino al 2020 con lo stesso contratto, un ulteriore schiaffo alla categoria.

Le reazioni al Def non si fanno attendere

Appare questa mattina sul sito di Cesare Damiano un postsemplice di poche righe ma ricco di significato: "Evitiamo di dare con unamano e prender con l'altra" la battuta sul Def è inutile anche commentarla, ma nello stesso testo la critica si sposta sulle opportunità politiche che il governo palesa da un lato e tradisce dall'altro, cioè se è vero che il ministro Madia spinge ad un cambio generazionale, come spiega questo ulteriore inasprimento per l'ingresso al lavoro? La tesi dell'ex sindacalista non è l'unico mal di pancia registrato nella maggioranza sono infatti le varie anime del partito democratico a ruggire contro il Def. 

Pensione anticipata 2014 che cosa succederà?

La situazione di stallo a cui stiamo assistendo sul fronte delle Pensioni potrebbe presto mutare in conseguenza al Def 2014 che è stato blindato dal governo.

Il linea di principio la soluzione auspicata da più parti è concedere ai dipendenti pubblici la pensione anticipata, per togliere agli enti il peso economico salvo poi caricarlo sulle spalle dell'Inps, che dalla lettura dei bilanci non naviga in buone acqua.

Questa costosa prospettiva ha bisogno di una copertura adeguata, evidenziata anche dal presidente della commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che insiste a ribadire che il problema principale da risolvere sono gli esodati, da quel sentiero si potrà raggiungere il punto di equilibrio che coniugherà il risparmio al rispetto dei diritti di milioni di Italiani.