Il piano MobiPro, promosso dal governo tedesco e finanziato dall'Unione Europea, resta a secco di fondi. A rivelarlo è la stessa agenzia federale per il lavoro di Berlino che si scusa con gli utenti indicando la scarsità di fondi come causa della chiusura del programma.

L'opportunità mirava ad attrarre in Germania i giovani dei paesi europei che, tramite stage e apprendistato, potevano concorrere all'assunzione in un'azienda tedesca. In poco tempo sono pervenute 9mila domande. Troppe per l'Unione Europea che non aveva previsto un successo di questo tipo per l'iniziativa e che, in poco tempo, si è ritrovata senza fondi disponibili.

Il piano aveva già visto il triplicarsi dei fondi rispetto al budget iniziale e ne aveva esteso il funzionamento fino al 2018. Tuttavia la finestra non è chiusa in quanto l'agenzia europea per il lavoro sta cercando altri fondi da destinare al MobiPro anche se, qualsiasi rifinanziamento non partirà prima del 2015.

L'iniziativa è nata per essere un volano per la lotta alla disoccupazione per i paesi europei e si rivolgeva ai tutti coloro che non riuscivano a trovare un'occupazione nella propria nazione. Tra le domande pervenute, soprattutto nella fascia tra i 18 - 35 anni, la maggior parte dei giovani è di origine spagnola. Pochi gli italiani.

La sospensione del programma ha creato molti imbarazzi al governo di Berlino, accusato di aver stanziato pochi fondi e del fatto che quelli già stanziati sono insufficienti alle domande pervenute.

La questione sbarcherà a Bruxelles. La Merkel proverà a convincere gli altri paesi dell'Unione Europea a far rifinanziare il programma dando benefici soprattutto a quei paesi dove la disoccupazione è alta. Si parla di uno stanziamento di 80 milioni, ma le attese potranno essere lunghe. E intanto i giovani europei restano sulla porta ad attendere. Chissà per quanto tempo.