Atteso da anni, arriva come un fulmine a ciel sereno il parere positivo della Camera per il riconoscimento degli scatti di anzianità per il personale scolastico. Il provvedimento, approvato a larga maggioranza dalla Camera dei deputati con 416 voti a favore, era atteso da tempo dal personale della Scuola e dalle rappresentanze sindacali. Il provvedimento era stato presentato lo scorso 23 gennaio e solo adesso, sotto la spinta anche del Premier Matteo Renzi, che ha fatto della scuola una centralità del Governo, ha visto la luce. Colto con grande soddisfazione dal mondo della scuola, vede riconosciuto un diritto ma anche un incremento salariale a stipendi corrosi negli ultimi anni dall'inflazione, dall'aumento di imposte, ma soprattutto dalla mancanza del rinnovo contrattuale.

Rinnovo fermo ormai da anni.

Se una notizia positiva è arrivata per tutto il comparto scuola, un'altra non altrettanto bella è arrivata per quel personale che sperava di poter andare in pensione con i requisiti anteFornero: i quota 96. Personale bloccato al 31 dicembre 2011 pur avendo raggiunto i requisiti previgenti tale legge. La Ragioneria dello Stato non ritiene certe le entrate individuate dalla proposta di legge Ghizzoni-Marzana. Pertanto a questo personale non resta altro che andare in pensione con le nuove disposizioni previste nella citata legge Monti-Fornero, con un grosso danno economico, oltre ad una buona uscita che potranno ricevere solo dopo 30 mesi dal giorno in cui andranno in pensione. Danno e beffa.