Lo sciopero dei Tir in Sicilia sarà lungo, durerà, infatti, dalla mezzanotte del 24 marzo alla mezzanotte del 28 marzo. Si protesta contro la mancata erogazione dei fondi Econobonus del 2010 e del 2011 che ora i lavoratori vogliono vedersi erogati, e anche in fretta.

Ad incrociare le braccia saranno i lavoratori aderenti alle sigle sindacali Aias, Fai Sicilia, Assotransport, Aitras, Assiotrat. Lo stop degli autotrasportatori provocherà, come sempre accade, lunghe file per i rifornimenti di carburante, file previste già nella giornata di oggi, domenica 23 marzo, in previsione di una mancanza di carburante nei prossimi giorni

Sempre per la mancanza di rifornimenti si rischia anche la corsa ai rifornimenti alimentari nei prossimi giorni, visto cosa accadde l'ultima volta che i Tir decisero di bloccare l'Isola.

Il rischio che si corre è quello di una paralisi delle attività commerciali, dipendendo quasi tutte quest'ultime dai rifornimenti esterni. I vari distretti dello sciopero, infatti saranno dislocati presso i porti principali dell'isola, quello di Palermo, di Trapani e di Catania, ma anche presso gli scali dei traghetti di Messina e di Villa San Giovanni non permettendo l'entrata e l'uscita di merci dall'isola. Le associazione aderenti allo sciopero hanno diramato una nota fatta giungere al premier Matteo Renzi e al Ministro dei Trsporti Maurizio Lupi, con la quale chiedono l'erogazione veloce di quanto dovuto per gli Ecobonus degli anni 2010 e 2011 al fine di interrompere in tempi brevi lo sciopero dei Tir che, sicuramente, provocherà non pochi disagi in Sicilia.