Sciopero dei taxi a Milano il 20 marzo 2014. La nuova agitazione dei taxisti, dopo quella del 29 gennaio e quella invece rientrata all'ultimo del 20 febbraio, ha sempre lo stesso obiettivo: l'abusivismo e la nuova applicazione per smartphone per chiamare auto a noleggio, Uber. Un servizio illegittimo, una concorrenza sleale secondo i tassisti, dal momento che quelle vetture non rispettano le leggi che differenziano il servizio di taxi da quello di noleggio auto (per esempio perché non stanno in rimessa ad attendere le chiamate ma continuano a girare per la città).

Lo sciopero dei taxi a Milano ha quindi l'obiettivo di chiedere al Comune di fare di più contro l'abusivismo, quello tradizionale e quello "2.0" di Uber. E per farlo i tassisti organizzeranno un presidio in piazza San Babila da cui poi, se verrà concessa l'autorizzazione, muoveranno in corteo per chiedere un incontro con il prefetto. Altri presidi saranno creati all'aeroporto di Milano e in Stazione Centrale, per evitare che lo sciopero dei taxi diventi un'occasione per lavorare ancora di più per gli abusivi.

Gli orari dello sciopero dei taxi a Milano saranno dalle 8 alle 22 di sera. Da parte loro i tassisti fanno sapere che lo sciopero non è da considerarsi "contro" il comune di Milano, che ha dato vita a delle iniziative per contrastare l'abusivismo, ma per chiedere che maggiori uomini e risorse vengano impiegati allo scopo di creare una situazione che favorisca maggiormente chi lavora legittimamente. Si profilano quindi due giorni di fuoco per i milanesi, che solo il giorno prima saranno alle prese con lo sciopero dei mezzi pubblici previsto per il 19 marzo.