Vivo sul tema Riforma Pensioni il dibattito del Governo Renzi intorno alla pensione anticipata: attualmente Poletti sta riprendendo in considerazioni vecchie idee lasciate incompiute sull'uscita anticipata da parte del Governo Letta.

Chi potrà dunque usufruire della pensione anticipata con il Governo Renzi? Sono in molti i lavoratori che nel caos più totale in campo previdenziale dopo l'entrata in vigore delle Legge Fornero che ha spostato in avanti l'età pensionabile, si fanno questa domanda e che sperano di ottenere una valida risposta dal nuovo esecutivo.

Al momento i lavoratori che ambiscono alla pensione anticipata sono in molti, pensiamo agli esodati, che a seguito della Riforma Fornero entrata in vigore nel 2011 si sono ritrovati senza stipendio e senza pensione, per loro forse potrebbero aprirsi buone nuove con nuovo Governo. Damiano ha infatti creato un testo unificato che dovrebbe risolvere alla radice la questione esodati, un testo di legge ormai pronto che attende solo di essere visionato da Poletti, neo ministro del Lavoro.

Per quanto concerne i lavoratori precoci ed usuranti le speranze sulla possibilità di accedere alla pensione anticipata restano vive, visto che Poletti ha più volte detto di non voler accantonare il prezioso lavoro già fatto nel precedente Governo.

Si pensa quindi ad una ripresa in considerazione del prestito Inps di Giovannini, che ricordiamo, consentirebbe ai lavoratori si uscire anticipatamente dal mercato del lavoro accendendo un prestito con l'Inps. Prestito che il lavoratore dovrà poi ripagare, una volta raggiunti i requisiti richiesti dall'attuale Riforma Fornero, subendo una decurtazione dal proprio assegno finale pari al 15-20% fino alla completa estinzione del prestito con l'Inps.

Damiano ha inoltre di recente rilanciato l'idea dell'uscita flessibile, che potrebbe essere riconsiderata dal nuovo esecutivo, i lavoratori avrebbero la facoltà di lasciare il mondo del lavoro in un'età tra i 62 e i 70 anni, con premi o penalizzazioni a seconda che si esca anticipatamente dal mercato del lavoro prima dei 66 anni.

Questo a detta di Damiano sarebbe l'unico modo per risolvere il problema degli esodati, dei precoci ed usuranti e per consentire anche un turnover generazione nel mercato del lavoro.

Altra questione da risolvere è quella della pensione anticipata per coloro che usufruiscono della legge 104: la recente modifica alla legge Fornero rischia di creare ulteriore confusione, in quanto anche la nuova legge redatta con le migliori intenzioni è in realtà sbagliata. Il testo della legge stabilisce validi ai fini contributivi anche i "congedi e permessi concessi ai sensi dell'art 33 della legge 5/2 1992, n104", ma il grosso errore é insito nel fatto che i congedi per l'assistenza ai disabili sono previsti dall'art 42 del decreto legislativo 151/2001.I lavoratori confidano in una pronta risoluzione da parte del Governo Renzi.



Per quanto concerne i lavoratori del comparto scuola, i famosi Quota 96, dalla riforma pensioni potrebbero giungere importanti novità: infatti il presidente della Commissione Bilancio Boccia avrebbe dato pubblicamente il parere positivo della commissione al disegno di legge proposto dagli onorevoli Ghizzoni (Pd) e Marzana (M5S). Testo che andrebbe a reintrodurre i requisiti esistenti prima della Riforma Fornero, permettendo così di eliminare un errore insito nella Riforma stessa che non ha tenuto conto delle peculiarità del calendario scolastico.

Chi riuscirà dunque ad usufruire della pensione anticipata col nuovo Governo Renzi? Sono moltissimi i lavoratori che attendono risposte rapide dal nuovo esecutivo e che confidano in una riforma Pensioni meritevole di questo nome.