Il dibattito politico sulla riforma delle Pensioni 2014 ha di recente virato sulla questione dei permessi legge 104, mantenendo aperto anche la questione dei Quota 96 con qualche acuto da parte di alcuni esponenti politici che spingono il governo al lavoro.

Legge 104, i disabili in protesta

Le famiglie dei disabili sono ritornate sul piede di guerra in particolare contro le penalizzazioni per chi richiede la pensione anticipata. Infatti ci sono degli errori compromettenti per la legge di stabilità approvata dal governo Letta, che voleva correggere gli effetti Fornero per i permessi della legge 104, infatti con l'emendamento firmato da Maria Grazia Gatti, si voleva restituire ai parenti dei disabili, il valore di contributi figurativi i permessi richiesti per l'assistenza dei loro parenti.

In pratica le persone che assistevano i loro parenti con la legge 104, potrebbero far figurare il periodo di permesso come periodo contributivo valido per il raggiungimento dei requisiti di pensionamento. Il clamoroso errore è dovuto al fatto che in questo emendamento si fa riferimento a permessi contenuti della famigerata legge 104, mentre in realtà questi permessi sono previsti nel d.l. 151/2001. Quindi i titolari di questo diritto legalmente non esistono perchè chi ha scritto l'emendamento non ha menzionato il d.l. 151/2001, di conseguenza vanno apportate le dovute modifiche al testo per rendere il dispositivo funzionale all'oggetto che si era posto.

Gli insegnanti e la scuola, ritornano i Quota 96

La questione è di quelle spinose per il governo che ancora non si è espresso nel merito.

Infatti né Matteo Renzi, né il ministro dell'istruzione Giannini si sono esposti sull'argomento, l'unico segnale arrivava dal parlamento dove Francesco Boccia ricordava al governo che il banco di prova della sua efficacia era proprio la questione dei Quota 96.

Non ci sono commenti particolari da aggiungere a quanto Cesare Damiano ha ribadito in una sua intervista.

Damiano non ha altro che aggiunto legna alla questione del superamento della Riforma Fornero, il tempo è prezioso e per chi non ha ne lavoro ne pensione è una lenta agonia, che merita la giusta attenzione da parte di tutti.