Si continua ancora a dibattere sulle Pensioni. Infatti, dopo che Carlo Cottarelli ha firmato il piano di spending rewiew, che nel 2014 porterà risparmi a 5 miliardi al netto della riduzione del deficit, al Governo si ritorna a parlare di prelievo sulle pensioni alte e modifica dei requisiti.

Come ricorda lo stesso Cottarelli, l'Italia è la nazione che registra la spesa più alta tra i Paesi ad economia avanzata pari al 16% del Pil (Prodotto interno lordo). Ci sono ancora incertezze, sulla fascia di assegni pensionistici che verrà sottoposta al prelievo extra, visto che Cottarelli sembra intenzionato ad applicare il prelievo a partire dagli assegni da 2.500 euro o addirittura da 2.800 euro lordi, in contrapposizione con il Presidente del Consiglio Renzi, il quale vorrebbe effettuare il prelievo agli assegni superiori i 3 mila euro lordi.

Riguardo la tempistica nella richiesta del contributo di solidarietà, sarà molto prolungata e il prelievo non scatterà immediatamente, nonostante un prelievo immediato sulle pensioni d'oro avrebbe fatto confluire nelle casse dello Stato circa 1,4 miliardi di euro per tutto il 2014, un miliardo nel 2015 e 500 milioni di euro nel 2016. Si pensa, intanto, ad un taglio dell'indicizzazione delle pensioni a partire dal 2015 che nei due anni successivi permetterà lo stanziamento di circa 2 miliardi. Un altro ipotetico passo, potrebbe essere la modifica dei requisiti di uscita dal lavoro: 42 anni di contributi sia per gli uomini che per le donne.