Il piano di Carlo Cottarelli riguardante i tagli della spesa pubblica, ovvero la cosiddetta spending review, è ancora al centro del dibattito.

Dalla riforma anticipata per i lavoratori di sesso femminile, all'indicizzazione delle Pensioni di guerra e di reversibilità e ad una probabile restrizione delle pensioni di accompagnamento. Queste, le probabili conseguenze dei tagli della spesa pubblica previsti da Cottarelli. Ovviamente, si tratta soltanto di ipotesi che il Governo sta valutando ma che potrebbero ben presto diventare fatti concreti.

Tali tagli, come specificato più volte dal commissario Cottarelli, dovrebbero portare al reperimento delle risorse necessarie per mettere in atto le misure previste nel Jobs Act ideato dal nuovo esecutivo Renzi.

Analizzando sin da vicino la questione, si evince, che tale intervento comporterà non pochi cambiamenti. Come riportato sul quotidiano "Investire Oggi", infatti con il piano del commissario Cottarelli, si sta valutando l'idea di aumentare ulteriormente l'età contributiva utili alla pensione anticipata per le donne: l'ipotesi consiste nel fatto di innalzare il versamento dei contributi dai 41 anni attuali ai 42 anni. Ciò comporterà un risparmio di circa 200 milioni di euro durante tutto il 2014.

Inoltre, si pensa anche, ad un probabile blocco dell'indicizzazione delle pensioni di guerra e di reversibilità a partire dal 2015. Tra le conseguenze delle spending review, secondo le indiscrezioni, anche una restrizione delle pensioni di accompagnamento.

Infatti, le nuove pensioni di accompagnamento potrebbero essere erogate soltanto se si è in possesso di un reddito pari o inferiori a 30 mila euro in caso di redditi individuali o 45mila euro in caso di reddito familiare.