Riforma delle Pensioni? No a nuovi tagli e all'innalzamento dell'età pensionabile: la prima esigenza è quella di intervenire contro gli sprechi delle false pensioni di invalidità. A definire le priorità per il sistema previdenziale è il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, in una intervista rilasciata al Tg2.

Ma le ultime novità sulle pensioni riguardano anche il nuovo "schiaffo" ricevuto dai Quota 96 della scuola e le dichiarazioni del ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia. Andiamo con ordine.

Riforma pensioni 2014, parla il ministro Poletti

Intervistato dal Tg2, il ministro Poletti ha finalmente rilasciato qualche dichiarazione sull'argomento riforma delle pensioni.

Ma chi si aspettava una presa di posizione sulle questioni più calde, come i lavoratori precoci e i mestieri usuranti, gli esodati o i Quota 96 del comparto scolastico, è rimasto senz'altro deluso. Nessun accenno a queste questioni, anche se le sue parole sono interessanti e delineano la strategia per il futuro prossimo.

Il ministro ha infatti affermato che il primo intervento sarà "contro gli abusi", in primo luogo "le false pensioni di invalidità: interverremo drasticamente per tagliarle".

Poletti ha aggiunto che non sono previsti innalzamenti dell'età pensionabile. Nessun ritocco quindi, almeno per ora, alla riforma Fornero. Entrando nell'argomento dei tagli, il ministro ha ribadito che per le pensioni sopra i 2500 euro "il presidente del Consiglio ha già affermato esplicitamente che non ci saranno tagli".

Riforma pensioni, Marianna Madia per il tetto al cumulo

Altro intervento degno di nota è quello di Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione. La Madia ha voluto sottolineare l'importanza del suo primo provvedimento da ministro, la firma di una circolare che dà attuazione una norma del precedente governo per cui i lavoratori pubblici non possono cumulare lavoro e pensione oltre 311 mila euro.

"Una scelta politica, per segnalare una priorità - commenta il ministro - l'attenzione all'equità sociale e al tema di un'intera generazione esclusa. In un'epoca in cui oltre il 40% dei giovani non trova lavoro, un milione e mezzo di persone, tra pubblico e privato, cumula lavoro e pensione".

All'intervistatore che le chiede se il tetto a 311 mila euro non sia troppo alto, la Madia risponde che sarebbe d'accordo ad abbassarlo.

Pensioni Quota 96 della scuola, il no della Ragioneria e le reazioni

Il 18 marzo il testo unificato Ghizzoni-Marzana per il pensionamento di quasi 4 mila "esodati dell'istruzione" ha ricevuto l'ennesimo no: la Ragioneria dello Stato ha affermato di ritenere "non idonea una copertura di oneri certi con economie di entità incerta".

Nuovo governo, stesso copione quindi. Non sono tardate le reazioni infuriate di molti dei diretti interessati e di esponenti politici quali Manuela Ghizzoni e Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera.