Non accenna ad arrestarsi il dibattito sulla riforma delle pensioni 2014, con la presentazione del Jobs Act di Renzi ad aver chiarificato come il capitolo Pensioni non sia al centro del programma stilato dall’ex sindaco di Firenze.



Eppure i nodi da sciogliere in tema di riforma pensioni 2014 sono numerosissimi, a cominciare dal caso della pensione anticipata sostanzialmente negata a chi ha fruito dei permessi regolamentati dalla legge 104 sino alle vertenze di esodati e Quota 96, sempre più esasperati dall’atteggiamento delle istituzioni che stentano ad intervenire con decisione.   

Riforma pensioni 2014: pensione anticipata e legge 104



Come accennato pocanzi, uno dei temi più caldi connessi al fronte riforma pensioni 2014 è quello costituito dalla pensione anticipata per i lavoratori che hanno fruito della legge 104; l’emendamento alla Legge di Stabilità approvato nelle scorse settimane avrebbe infatti dovuto equiparare i permessi regolamentati dalla stessa legge 104 a ‘periodi di lavoro effettivo’ (con ciò attribuendogli validità anche a fini contributivi), ma il testo contiene un importante errore tecnico data la citazione dell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 in luogo dell’art. 42 del decreto 151/2001, effettiva normativa di riferimento in tema di congedi lavorativi accordati per assistere persone disabili.



L’errore potrebbe a prima vista apparire di poco conto, ma sta in realtà mettendo a serio rischio il diritto alla pensione anticipata di migliaia di lavoratori che hanno fruito della legge 104 e che in queste ore si vedono respingere le richieste di accesso alla pensione anticipata da parte degli uffici del personale.

Riforma pensioni 2014: il Jobs Act Renzi



Il Jobs Act di Renzi ha sostanzialmente ‘dimenticato’ i tanti temi connessi al capitolo riforma pensioni 2014 (nel testo presentato non ve n’è traccia), con ciò facendo da un lato comprendere come le pensioni stesse non siano al centro del programma di governo, dall’altro dando una chiara idea di come il governo stesso vorrà intervenire in tema di previdenza. Considerato come la risoluzione delle tante vertenze previdenziali ad oggi in piedi richiederebbe infatti importanti esborsi economici, l’ipotesi più probabile è che non si opti per una modifica della legge Fornero e più in generale della normativa vigente, puntando, come già avvenuto durante il governo Letta, alla predisposizione di strumenti da doversi adottare su base volontaristica da parte dei lavoratori (pensiamo all’ipotesi del prepensionamento con prestito INPS).

Riforma pensioni 2014: esodati e Quota 96



Considerato il quadro attuale, quel’è lo scenario per esodati e Quota 96? Come accennato, nulla di buono purtroppo. La promessa fatta agli esodati sul finire del governo Letta, ovvero la promulgazione di una legge ad hoc per risolvere il loro caso, è caduta nel dimenticatoio, e l’unica alternativa al momento valida è costituita dalla proposta di Damiano, che vorrebbe più flessibilità e meno penalizzazioni per chi fruisce dell’istituto della pensione anticipata. Ma anche questa soluzione richiederebbe fondi che al momento Renzi vuole dirottare altrove.



Fondi che stentano ad essere stanziati anche in riferimento ad una delle vertenze più delicate in tema di riforma pensioni 2014, ovvero quella connessa ai Quota 96 della Scuola. Il fatto che la categoria sia meno numerosa di quella degli esodati ha però consentito che si compattasse creando un fronte unico in grado di far sentire la propria voce con forza e vigoria; mentre prosegue la ‘protesta dei volantini’, giunta al terzo mini manifesto, durante la scorsa settimana il membro Cinque Stelle Marzana ha presentato la proposta di legge sul pensionamento degli stessi Quota 96 all’interno della cornice del palazzo comunale di Rosolini, cittadina in provincia di Siracusa.



Si attendono novità sul caso pensioni Quota 96 Scuola come su ogni altro fronte aperto all’interno del capitolo riforma pensioni 2014. Vi terremo costantemente aggiornati.