Continua incessantemente il dibattito sulla riforma delle pensioni 2014: il neo ministro del Lavoro Poletti ha di certo ereditato una situazione alquanto complicata dalla ‘precedente gestione’, con lo stesso Renzi ad essersi espresso in passato sul tema ribadendo la necessità di dar corso ad una modifica della Legge Fornero.



Nonostante l’intendimento espresso da Renzi qualche mese fa, ad oggi sulla questione connessa alla riforma delle Pensioni 2014 non pare registrarsi una volontà politica sottesa ad una modifica del dispositivo legislativo codificato dalla Fornero, con lo stesso Poletti ad aver dichiarato di non voler gettare alle ortiche quanto di buono fatto dal precedente governo Letta; per esodati e Quota 96 (ormai diventati Quota 101) siamo sostanzialmente ad un punto di stallo, e oltre alle loro vertenze tiene ancora banco il caso dell’errore tecnico commesso dal Parlamento che sta seriamente mettendo in dubbio l’accesso alla pensione anticipata per i lavoratori che hanno fruito dei permessi codificati dalla legge 104.

Facciamo allora un pò d’ordine cercando di capire a che punto siamo del percorso che dovrebbe portare ad una riforma delle pensioni in questo 2014.

Riforma pensioni 2014, novità Renzi: esodati e Quota 96



Come accennato, per esodati e Quota 96 siamo ad un punto di sostanziale immobilismo; sul finire del governo Letta, i primi avevano ricevuto precise garanzie di un provvedimento legislativo ad hoc che sarebbe stato ratificato entro il mese di marzo, ma il cambio di governo ha rimescolato le carte in tavola. Non è chiaro cosa intenderà fare al riguardo il governo Renzi, quel che è certo che l’avvio di un iter di riforma dovrebbe necessariamente passare dal reperimento di fondi che al momento non paiono sussistere. Esemplificative in tal senso le dichiarazioni rilasciate stamani da Poletti e riportate da Repubblica.it, stando a cui per il 2014 non esistono al momento adeguate risorse per supportare la cassa integrazione guadagni in deroga.



Per i Quota 96 in realtà la situazione appare migliorata rispetto a qualche mese fa, con il Presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia ad aver sottolineato come si attenda soltanto un segnale forte da Renzi per dare il via libera al testo della Ghizzoni; anche in questo caso la chiave sta nel reperimento di adeguate risorse economiche ma anche (e soprattutto) in una precisa volontà politica che al momento pare non sussistere (vedasi immobilismo del neo ministro Giannini che non si è ancora espresso sul pensionamento dei Quota 96).

Riforma pensioni 2014, novità Renzi: pensione anticipata e legge 104



A complicare notevolmente il capitolo riforma delle pensioni 2014 l’errore tecnico commesso dal Parlamento in merito all’emendamento alla Legge di Stabilità approvato nelle scorse settimane; nelle intenzioni, il provvedimento avrebbe dovuto codificare i permessi richiesti per la legge 104 equiparandoli, a fini contributivi, a periodi di lavoro effettivo, ma il testo contiene un’evidente errore tecnico citando l'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 in luogo dell’art. 42 del decreto 151/2001, effettiva normativa di riferimento in tema di congedi lavorativi concessi per l’assistenza a persone disabili.



Senza adeguati correttivi introdotti dal Parlamento, i lavoratori che hanno fruito dei permessi della legge 104 rischiano di non poter accedere alla pensione anticipata, dato che numerosi uffici del personale stanno manifestando l’intenzione di voler applicare la lettera della norma erronea.



La via che dovrebbe portare ad una riforma delle pensioni in questo 2014 sembra in definitiva irta di ostacoli e criticità tecnico/operative difficilmente superabili nel breve; modificare la legge Fornero costituirebbe l’autentica chiave di svolta di una situazione che al momento sembra estremamente difficile da disinnescare, ma stando ai primi segnali il governo Renzi sembra non voler/poter dar seguito alla cosa. Solo il futuro potrà offrire risposte certe in tal senso.