Si tratta quasi di un argomento tabù, quello che riguarda la riforma delle Pensioni. Molti italiani auspicano che venga messa in calendario da parte del governo Renzi il prima possibile e anche se, per il momento, sembra difficile che si metta mano all'intero comparto previdenziale, sono in molti a ritenere che, perlomeno, andrebbero affrontati i nodi irrisolti che riguardano gli esodati e i Quota 96, anche soltanto per restituire dignità al lavoro. Intanto gli interventi degli ultimi giorni si sono concentrati piuttosto sulla questione delle cosiddette pensioni d'oro e si affaccia anche la possibilità di una stretta sulle pensioni di invalidità.

Riforma pensioni 2014, novità: Marianna Madia, Matteo Renzi e le pensioni d'oro

Sulla questione delle pensioni d'oro è intervenuto Matteo Renzi in persona da Bruxelles. In un certo senso il premier ha di fatto sconfessato le ultime dichiarazioni di Cottarelli. Nell'intervento, infatti, Renzi ha affermato che il lavoro di Cottarelli risulta essere sicuramente un buon punto di partenza per la questione delle pensioni d'oro, ma se si tratta di immaginare un intervento che ricada a pioggia su tutte le pensioni, anche di coloro che guadagnano il "giusto" (l'espressione è del premier), il provvedimento verrà bloccato.

Il problema e il nodo irrisolto delle pensioni d'oro resta sempre lo stesso: quali trattamenti pensionistici sono da considerarsi d'oro e quali no?

Il premier parla di chi percepisce il "giusto" come reddito di pensione, ma è quantificabile questo "giusto"?

Intanto, Marianna Madia è intervenuta sottolineando come il suo primo provvedimento abbia messo un tetto massimo ai cumuli tra redditi e pensioni a 301mila euro. Si tratta sicuramente di un passo in avanti, ma certo 301mila euro sono una cifra ancora molto alta e ci si sarebbe aspettati un intervento più drastico.

Riforma pensioni 2014, novità: il ministro Poletti e le pensioni di invalidità

In una recente intervista andata in onda al TG2, il ministro Poletti è finalmente intervenuto sulla questione delle pensioni. Molti si aspettavano un intervento concreto e deciso e che soprattutto ponesse al centro i nodi irrisolti degli esodati e dei Quota 96.

Poletti, invece, non ha menzionato né esodati né Quota 96 (sulla rabbia di questa categoria ne abbiamo parlato lungamente in questo articolo), ma ha dato alcune indicazioni su come il governo intende muoversi. In primo luogo ci sarà una stretta decisiva sulle pensioni di invalidità, in poche parole contro tutti i cosiddetti falsi invalidi. I timori è che per portare a termine questo progetto si calpestino i diritti sacrosanti delle persone diversamente abili.

Riforma pensioni 2014: esodati e Quota 96

Sul tema esodati, all'interno del parlamento, è scontro sul testo unico che dovrebbe mettere fine a questa situazione e che è stato proposto da Fedriga della Lega. Da un lato il parlamentare leghista ne sostiene la necessità, dall'altro soprattutto Scelta Civica si oppone a un testo che considera sgangherato e che include lavoratori che non possono essere definiti realmente esodati.

Insomma, si è ancora in alto mare.

Sulla questione, infine, dei Quota 96 è arrivata la bocciatura al testo unificato Ghizzoni-Marzana e i sindacati di categoria preannunciano presidi e forme di lotta diversificate. La soluzione anche per loro sembra essere ancora lontana.