La riforma delle Pensioni 2014 e le ultime novità a riguardo indicate dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli per trovare i soldi necessari a coprire il taglio dell'Irpef 2014 continuano a tenere banco. Che cosa cambia? Dove saranno presi i circa tre miliardi che si spera di racimolare mettendo mano alle pensioni? Innanzitutto va detto che non ci sarà il "contributo di solidarietà" da parte di chi ha una pensione superiore ai 2.500 euro lordi al mese, e questa è già una buona notizia.

Tra gli interventi più temuti della riforma delle pensioni 2014 troviamo l'aumento di un anno (da 41 a 42) degli anni di contributi necessari alle donne per andare in pensione quando non si è ancora raggiunta l'età anagrafica.

Una misura di questo tipo potrebbe portare nelle casse del governo Renzi 1,7 miliardi di euro: stando a quanto dichiarato dal ministro Poletti di recente tale intervento non avrà luogo, almeno per il momento, ma resta la preoccupazione che tale misura possa essere adottata nei prossimi mesi.

La riforma delle pensioni 2014 potrebbe anche riportare il blocco delle indicizzazioni. Ovvero il blocco dell'adeguamento automatico delle pensioni all'inflazione per chi recepisce più di 1.400 euro al mese. Una misura che era stata cancellata dal governo Letta - e che era stata introdotto dal governo Monti - che ora potrebbe fare il suo ritorno.

La riforma delle pensioni 2014 potrebbe portare cattive notizie anche sul fronte delle pensioni di reversibilità, la quota di pensione che la vedova riscuote alla morte del marito.

Il governo spera di ricavare cento milioni di euro: la madre dovrebbe percepire il 60% della pensione e il figlio un altro 20% fino al raggiungimento della maggiore età. Ci saranno tagli anche per le vedove e orfani di guerra: da queste pensioni si spera di ottenere 800 milioni di euro.

Infine, la riforma delle pensioni 2014 colpirà anche gli assegni di invalidità, che potrebbero essere cancellati per chi guadagna più di 30mila euro o arriva comunque a 45mila euro se si prendono in considerazione anche coniuge e figli. Una misura che potrebbe portare in cassa altri trecento milioni.