Ieri il premier Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa, seguita anche da milioni di telespettatori, ha annunciato le misure che il governo intende adottare per la ripresa economica del nostro Paese. 

Da quanto annunciato è emerso immediatamente che una categoria, certamente tra le più disagiate, è stata completamente ignorata. Essa è quella dei pensionati. Ci sono persone che sopravvivono con Pensioni di 400 e 500 euro mensili. Per il nostro governo  non esistono, non contano.

È grave per un provvedimento qualificato da Renzi come provvedimento di "sinistra".

L'evidente disparità di trattamento potrebbe avere anche un rilievo di incostituzionalità. Le detrazioni, a parità di reddito, non possono essere applicate in modo diverso. Speriamo che in Parlamento siano apportati i giusti ed equi correttivi. 

Le altre misure che saranno adottate riguardano la riduzione Irpef per i proprietari che locano la casa seguendo il principio del canone concordato ed optano per la cedolare secca. L'aliquota Irpef, in questo caso, scenderà al 10%. Vantaggi anche per gli inquilini. Sono previsti gli aumenti delle detrazioni. 

Anche l'IRAP, l'imposta regionale sulle attività produttive, calerà. Il minor introito per lo Stato sarà compensato dall'aumento delle tasse applicate sulle rendite finanziarie.

Per quanto riguarda il lavoro, sono stati annunciati alcuni decreti legge che modificheranno le norme sull'apprendistato e sui contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda l'apprendistato, sarà abolito il vincolo che imponeva alle imprese di assumere il cinquanta per cento degli apprendisti.  Il contratto a tempo determinato potrà avere una durata massima di trentasei mesi ed il datore di lavoro non avrà l'obbligo di motivazione. Altre riforme saranno riportate in un disegno di legge che approderà in tempi brevi in Parlamento.