Il corrente mese di marzo è un mese determinante per le riforme del Governo Renzi. Molto probabilmente, assieme alla riforma sul lavoro e quella sull'adeguamento delle pensione, atte a garantire una minore disoccupazione minorile, Renzi e la sua squadra si attiveranno per la riforma sulle pensione dei lavoratori delle scuole, tra cui appunto i tanto citati Quota 96.

Quota 96: Boccia è favorevole

In tal merito era intervenuto giorni fa un membro del PD, Francesco Boccia, già Presidente della Commissione Bilancio della Camera. Egli si è detto concorde col Premier Renzi nel voler ridare un ruolo determinante agli insegnanti.

Così, Boccia, sarebbe d'accordo nel rifacimento della Legge Fornero e nell'aiutare i lavoratori della scuole, che permetterebbe a coloro che hanno raggiunto i requisiti di andare in pensione in modo da liberare tanti posti per nuovi giovani lavoratori.

Quota 96: Faraoni promette anche di più

Anche Matteo Faraoni, membro del PD e molto vicino a Renzi, ha parlato di questa questione, dicendosi favorevole e vicino agli insegnanti, pronto a sostenere una riforma che li faccia uscire dal lavoro molto prima, anche se poi ha affermato che non è solo il PD a fare le riforme. L'idea è di intervenire sulla discutibilissima legge Fornero con la garanzia di far uscire presto i pensionabili dalle scuole e inserire quanto prima elementi giovani.

Faraoni, addirittura, si è detto favorevole alla richiesta della Gilda, affermando che avrebbe in mente di non far andare in pensione solo gli insegnanti che hanno raggiunto la Quota 96 ma anche altri anziani, che possono sommare gli ultimi anni di lavoro con un part-time, integrandolo con la pensione, che sarà chiaramente ridotta all'inizio.

La speranza è che finalmente si possa attuare l'idea degli onorevoli Ghizzoni e Marzana e che si possa far andare in pensione tutti quegli insegnanti che abbiano raggiunto e superato la famosa Quota 96 almeno nell'anno scolastico 2011-12.