E' di dominio pubblico negli ultimi tempi la definitiva bocciatura della legge Ghizzoni/Marzana che doveva concedere ai quota 96 l'accesso alla pensione. E' storia passata ormai che il famoso testo non è stato approvato dalla ragioneria generale dello Stato, quindi il percorso delle migliaia di insegnanti sembra destinato a chiudersi in un vicolo cieco. Nella giornata di ieri 26 marzo 2013 sul sito dell'Inps è apparsa una relazione sui risultati ottenuti dalla misure di Salvaguardia: "Report Salvaguardie situazione al 7 marzo 2014", è questa la pagina iniziale del documento firmato dal direttore generale Mauro Nori in cui si snocciolano tutte le domande pervenute ed accettate, dei pensionati che hanno avuto la possibilità di aderire alle misure di Salvaguardia per i famosi esodati.

Questo testo è stato presentato in audizione alla commissione lavoro della Camera, vediamo di cosa si tratta.

Tutti i risultati delle misure di salvaguardia

E' interessante leggere i risultati ottenuti dalle misure di salvaguardia:

  1. salvaguardia dei 65000: certificazioni 62473; Pensioni liquidate 33227 al 7/03/2014,
  2. salvaguardia dei 55000: certificazioni 14945; pensioni liquidate 2400 al 7/03/2014,
  3. salvaguardia dei 10130: certificazioni 6201; pensioni liquidate 2601 al 7/03/2014.
  4. salvaguardia dei 6500: certificazioni 183; pensioni liquidate 0 al 7/03/2014.

Salta subito all'occhio come nel succedersi dei decreti siano sempre meno le certificazioni, con effetto di disattendere le previsioni del governo.

Da segnalare nella 3° misura di salvaguardia legge n°228/2012, l'ingresso di ulteriori 6000 unità per quanto riguarda i prosecutori volontari, grazie alla legge di stabilità 2013.

Ma chi sono i soggetti che sono ricaduti in questi tre decreti?

Nel primo decreto un pò tutti infatti c'erano:

  • lavoratori in mobilità ordinaria,
  • mobilità lunga,
  • prestazione straordinaria,
  • prosecutori volontari,
  • dipendenti pubblici esonerati dal servizio,
  • assistenza ai figli disabili,
  • coloro che avevano cessato ogni tipo di accordo.

Nella seconda entravano :fondi di solidarietà, lavoratori cessati restavano solo coloro che erano in mobilità ordinaria ed i prosecutori volontari.

Nel terzo decreto entravano coloro che avevano versato volontariamente i contributi in mobilità e nel quarto coloro che avevano cessato per risoluzione unilaterale.

La notizia per i quota 96

Come detto prima la Ragioneria generale dello Stato ha bloccato il prosieguo dell'iter per il provvedimento Ghizzoni/Marzana accusando il provvedimento di non aver la copertura per finanziaria per mandare i professori in pensione.

D'altra parte lo Stato aveva previsto di mandare in pensione in tutto 142630 ne sono stati certificati solo 83802. Secondo i dati del Miur, sono quasi 4000 i quota 96 interessati al provvedimento, ponendo che siano 10 volte tanto, non raggiungerebbero i 58828 pensionati che lo Stato era pronto a mandare in pensione con le misure di salvaguardia. La matematica non è una opinione e non si discute, negare un diritto a coloro che sono nati nell'anno sbagliato è una opzione per citare il premier Matteo Renzi, noi segnaliamo solo le contraddizioni.