La Quota 96, ovvero la questione di tutti quei dipendenti scolastici fermi al semaforo rosso (causa Legge Fornero) nonostante abbiano maturato i 35 anni di contributi e i 61 di età, continua ad inasprire la categoria per la perpetua mancata risoluzione del problema.

Quota 96: la situazione attuale

Il Governo Renzi non accenna a mettere la problematica sul tavolo da lavoro per decidere delle sorti di questa fetta d'italiani. Cosa sta facendo il nuovo gruppo politico a tal proposito? Manuela Ghizzoni del Pd, s'impegna a sottolineare che le prime misure siano già state adottate.

La nomina di nuovi ministri dell'istruzione, del lavoro e dell'economia dovrebbero essere, a suo dire, uno di quei fattori atti a sciogliere i nodi della matassa. Lo scenario che appare adesso potrebbe essere secondo il ministro più favorevole ai fini di eventuali cambiamenti.

Il punto però è che a tutt'oggi nulla si è mosso. Perché malgrado lo stesso premier Matteo Renzi abbia più volte ribadito l'intenzione di dare assoluta priorità alle problematiche legate all'istruzione, il discorso Quota 96 così come quello delle Pensioni, restano dentro un tunnel senza una concreta via d'uscita.

Quota 96: le intenzioni

Al momento l'unico appiglio a cui può aggrapparsi chi spera in un'azione mirata a sbloccare in modo definitivo la situazione legata alla Quota 96, è il fatto che si voglia estendere i criteri di applicazione per quanto riguarda le pensioni scuola e che prima della riforma Fornero avessero maturato i requisiti necessari entro la chiusura dell'anno scolastico 2011/2012.