Proprio quando le cose sembravano incanalarsi sui giusti binari, è scoppiata l’ennesima polemica che riguarda il caso Pensioni Quota 96 Scuola, con il M5S a denunciare la rimodulazione della risoluzione Saltamartini che impegna il governo a reperire le risorse economiche atte a consentire il pensionamento agli stessi Quota 96 della Scuola.



Stando a quanto riferito dai deputati del M5S e in base a quanto riportato anche da ‘La tecnica della Scuola.it’ (contributo che è possibile reperire sullo stesso blog ufficiale del Comitato Civico Quota 96), la maggioranza avrebbe infatti apportato una modifica alla risoluzione Saltamartini rendendo l’impegno meno stringente per il governo.

Cerchiamo allora di capire cosa sia successo e se va effettivamente adottata la parola ‘beffa’ per etichettare l’ennesimo capitolo di una vicenda, quella delle Pensioni per i Quota 96 della Scuola, sempre più difficile da leggere.

Pensioni Quota 96 Scuola: il M5S denuncia una modifica apportata alla risoluzione Saltamartini ed è polemica



Per capire meglio cosa sia successo è bene fare un passo indietro e tornare a quando i Quota 96 della Scuola hanno dovuto incassare l’ennesima delusione in merito al proprio pensionamento, vedendosi rispondere un secco no dalla Ragioneria di Stato; a quel punto, la Saltamartini ha proposto a tutti i gruppi politici la ratifica di un documento, una risoluzione che portasse il governo Renzi a concentrarsi effettivamente sul caso Pensioni Quota 96 Scuola reperendo per altra via le risorse atte a ratificare il pensionamento.



Proprio ieri la risoluzione Saltamartini è stata approvata all’unanimità, ma poi è accaduto qualcosa: ‘Siamo indignati per la riformulazione della risoluzione che, nelle commissioni Bilancio e Lavoro, avrebbe dovuto impegnare il governo Renzi a trovare al più presto le risorse, circa 400 milioni di euro in quattro anni, per risolvere la questione’.



‘Inizialmente il documento dava 20 giorni all’esecutivo per individuare i fondi alternativi […]’ ma poi, stando alla ricostruzione del M5S, si è avuta una rimodulazione e la risoluzione Saltamartini così com’è stata in ultimo approvata ‘non impone al governo di trovare le risorse ed inserirle nel Documento di economia e finanza (ndr. Def), che a breve sarà presentato alle Camere, ma lo impegna soltanto a riferire alle Commissioni, prima della presentazione del Def, in merito al reperimento delle risorse. Si tratta della solita formulazione vaga e indefinita che rischia di rimandare alle calende greche la soluzione a un’emergenza che invece necessita di una risposta immediata’.



Tradotto, stando a quanto riferito dal M5S, il governo Renzi ha per l’ennesimo volta evitato di assumersi un carico di responsabilità che ormai da mesi va rifuggendo, diluendo i tempi inizialmente previsti; ecco che il caso Pensioni Quota 96 Scuola potrebbe nuovamente conoscere uno slittamento, con buona pace di quanti avevano in queste settimane auspicato/previsto risoluzioni più celeri.



Assumendo la fondatezza dell’attacco portato avanti dal M5S, sembra francamente assurdo l’atteggiamento adottato dall’esecutivo in merito al caso Pensioni Quota 96 Scuola, considerato soprattutto come lo stesso governo Renzi sin dall’inizio della legislatura abbia ribadito la centralità della Scuola all’interno del proprio mandato.



Verrebbe allora da pensare che dietro la mancata assunzione di responsabilità riguardo al caso Pensioni Quota 96 Scuola si celi una precisa volontà politica, oltre che un problema di risorse economiche. Impossibile dare una risposta certa, reperire 400 milioni di euro in quattro anni non pare francamente un’impresa impossibile, ma come accennato nel corso di precedenti contributi non ci permettiamo di insegnare a nessuno il proprio mestiere. Certo, il dubbio rimane.



A questo punto non resta che attendere gli sviluppi; manifestazioni, cortei, sit-in e proteste con l’ausilio dei COBAS procedono comunque spedite, con l’obiettivo di non far scemare l’attenzione di opinione pubblica e istituzioni nei riguardi di un caso che merita una risoluzione immediata. Vi terremo come sempre aggiornati.