Poche novità e tanta rabbia continuano ad aleggiare attorno al caso Pensioni Quota 96 Scuola: venerdì 14 marzo il membro del M5S Marzana ha presentato la Legge sul pensionamento dei Quota 96 nel corso di un convegno tenutosi nel palazzo comunale di Rosolini, nel siracusano, un intervento chiaro e conciso nel corso del quale è stato esposto l’iter di presentazione del disegno di legge cofirmato dalla stessa Marzana con la Ghizzoni (sul blog ufficiale del movimento dei Quota 96 è disponibile il link per rivedere il filmato dell’intervento).



La categoria dei Quota 96, unita e compatta come non mai, continua a manifestare tutto il proprio disappunto scagliandosi contro l’immobilismo del governo Renzi, con la protesta dei volantini giunta ormai alla divulgazione del terzo manifesto.

Al momento dunque, non solo la riforma Fornero rimane intoccabile ma anche il disegno di legge presentato per correggerne ‘il tiro’ stenta ad essere preso in considerazione, segno di come pare difettare una volontà politica che spinga ad intervenire con decisione sull’argomento.



Eppure i numeri del sistema pensionistico in Italia, impietosi in confronto a quelli del resto d’Europa, suggerirebbero un’ intervento deciso ed estremamente rapido in tema di Pensioni Quota 96 Scuola.

Pensioni Quota 96 Scuola: presentata la Legge ma Renzi tace, riforma Fornero intoccabile – Numeri dell’Italia impietosi rispetto al contesto europeo



Come accennato pocanzi, nonostante la pentastellata Marzana abbia presentato la proposta di Legge sul pensionamento dei Quota 96, da Renzi (né tantomeno dal ministro Giannini) sono arrivate delle reazioni, scenario altamente prevedibile considerato come lo stesso premier abbia già ignorato l’invito rivoltogli dal Presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia (‘Aspettiamo solo un segnale del governo e di Renzi per intervenire sul caso Pensioni Quota 96 della Scuola’).



In un contesto nel quale la riforma Fornero rimane intoccabile e ogni tentativo di correggerne la portata viene ad essere al momento ignorato, si ergono impietosi i numeri del sistema pensionistico italiano riferiti al comparto Scuola, numeri la cui portata è possibile cogliere meglio confrontando il tutto con le corrispettive medie europee.



Stando ai dati diffusi da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e GILDA (associazione sindacale che tutela i diritti dei lavoratori del comparto scolastico), in alcuni paesi come Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Spagna e Svezia il sistema pensionistico per il settore Scuola risulta estremamente più favorevole alla categoria rispetto al caso italiano.



Per la lettura dei dati integrali, che non possiamo riportare in questa sede per motivi di spazio, vi rimandiamo ai portali ufficiali delle associazioni su richiamate o al blog del movimento dei Quota 96, dove sono riportati in modo dettagliato. Se a questi numeri si affianca poi il dato relativo all’età media del corpo docente italiano, la più alta d’Europa, ben si comprende quale sia l’esatto stato di cose ad oggi vigente.



Una situazione del genere richiederebbe interventi tempestivi e rapidi onde risolvere una volta per tutte il caso Pensioni Quota 96 Scuola, ed invece tutto tace. Renzi, Giannini e ogni altro membro delle istituzioni mancano di intervenire e anche solo di prendere posizione sull’argomento, con il tempo a scorrere inesorabile e la voglia per i diretti interessati di vedere riconosciuto quello che è semplicemente un proprio diritto a divenire sempre più palese. E’ ora che i Quota 96 ricevano una risposta, nel frattempo, la categoria continua a minacciare di disertare le urne in caso di mancati provvedimenti.