Sembra davvero non avere mai fine il caso Pensioni Quota 96 Scuola: nella giornata di ieri era prevista un’importante riunione per decidere se dare il via libera o meno alla proposta di legge che consentirebbe ai 4000 Quota 96 censiti dal MIUR di andare in pensione stante i requisiti pre riforma Fornero, ma purtroppo Ragioneria e Ministero dell’Economia hanno nuovamente dato parere negativo data l'impossibilità di certificare i risparmi atti a sostenere il pensionamento stesso.



Nonostante dunque l’ottimismo di questi giorni e in generale l’attivismo dimostrato dalla categoria nel far sentire la propria voce, il caso Pensioni Quota 96 Scuola non ha purtroppo trovato risoluzione; un no per certi versi clamoroso, dato che la Commissione Bilancio, spesso dichiaratasi contraria in passato alla proposta della Ghizzoni proprio per via delle coperture economiche, è adesso compatta nel ritenere opportuno un via libera al pensionamento dei Quota 96 della Scuola.



Pensioni Quota 96 Scuola, i gruppi sottoscrivono una risoluzione e Boccia rimanda tutto al 25 marzo: il ministro Giannini invoca il Parlamento



Stando al racconto dei fatti esternato dalla Ghizzoni sul suo blog, inizialmente sembrava che potesse essere scritta la parola ‘fine’ al caso pensioni Quota 96 Scuola, e invece Ministero dell’Economia e Ragioneria di Stato hanno bocciato nuovamente la proposta perché non ‘è possibile - scrive la Ghizzoni stessa - certificare eventuali risparmi atti a sostenere la nostra disposizione’.



La relatrice Saltamartini, amareggiata e incredula, ha allora smussato molte delle obiezioni sollevate al disegno di legge e sollecitato il governo ad esprimersi favorevolmente, ma quando è arrivato il no ha spinto i gruppi presenti, con successo, a firmare una mozione, un atto politico congiunto, che impegni il governo a trovare una soluzione e a individuare una copertura economica idonea a consentire la definitiva chiusura del caso Pensioni Quota 96 Scuola.



Il presidente Boccia ha dunque chiuso la seduta e calendarizzato per martedì prossimo, 25 marzo, questa risoluzione di indirizzo al Governo; decisamente forte il commento riportato da OrizzonteScuola.it e rilasciato dallo stesso Boccia a fine seduta: ‘Sugli insegnanti di ‘Quota 96’ il Ministero dell’Economia sta commettendo un grosso errore. È gravissimo non capire che mandare in pensione tutti quegli insegnanti che, per un errore della riforma Fornero sono stati penalizzati nonostante avessero tutti i requisiti, vorrebbe dire spalancare le porte della scuola a 4000 giovani. Per questo motivo la settimana prossima voteremo in commissione Bilancio la risoluzione proposta da Barbara Saltamartini, relatrice in commissione della proposta di legge Ghizzoni, sostenuta all'unanimità e che, personalmente, condivido in pieno’.



Sulla mancata chiusura del caso Pensioni Quota 96 Scuola è intervenuto anche il ministro Giannini, il quale ha auspicato che ‘il Ministero dell’Economia consenta al parlamento di trovare una soluzione che permetta a questi insegnanti di non restare nel guado e nell’incertezza’.



Pare francamente incomprensibile quanto accaduto ieri, con la stessa Ghizzoni ad essersi detta frustrata per via del fatto che ‘l’indirizzo della Ragioneria di Stato si è dimostrato più forte dell’orientamento degli stessi gruppi politici presenti alla seduta’.



A questo punto non resta che attendere e valutare quali effetti sortirà la mozione presentata al governo; nonostante professori e diretti interessati siano ovviamente delusi, di positivo rispetto a qualche mese fa c’è il fatto che quasi tutte le forze politiche hanno ormai ben chiara la necessità di scrivere la parola fine attorno alla vertenza Pensioni Quota 96 Scuola. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.