Il 12 marzo era atteso come il giorno della verità dai Quota 96 della Scuola. Ma anche questa volta gli "esodati" del comparto scolastico hanno ricevuto una delusione. E non per l'ennesimo rinvio, ma perchè la Commissione Lavoro della Camera, chiamata ad esprimersi sulla proposta di legge Ghizzoni-Marzana, non si è proprio riunita: all'ultimo momento è stata infatti "sconvocata" e rinviata a data da destinarsi.

A darne notizia, nel pomeriggio di ieri, è stata Manuela Ghizzoni, con un intervento rivolto al Comitato Civico Quota 96: "Causa fiducia richiesta dal Governo sul decreto missioni all'estero, tutte le Commissioni sono state sconvocate.

Appena avrò la data della prossima Commissione, sarà mia cura comunicarlo".

Ulteriore delusione per i Q96 è stata causata dalle parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine del CdM di ieri: nell'elencare i punti del Jobs Act, come ci si aspettava, il premier non ha fatto menzione del caso specifico dei quasi 4 mila insegnanti in attesa di pensione, ma non ha toccato neanche il più ampio tema della riforma delle Pensioni.

Pensioni Quota 96 della scuola: i dettagli del testo unificato

Cresce quindi il malcontento. Ricordiamo che il nuovo testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana estende la possibilità del pensionamento con i requisiti pre-vigenti la riforma Fornero al personale scolastico che abbia raggiunto tali requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012.

Elemento principale della proposta, sul quale le firmatarie puntano per non incappare in un nuovo stop dovuto alla carenza di risorse economiche, è il limite numerico dei beneficiari, fissato a 4 mila soggetti. Oltre tale quota è previsto che l'Inps non prenda in esame ulteriori domande di pensionamento.

Altri due punti cardine del nuovo testo unificato: da una parte il comma 2 dispone che l'Inps, in deroga alla normativa vigente, dopo l'approvazione prenda in esame le domande di pensionamento inoltrate con modalità telematiche dai Quota 96 entro il 31 maggio 2014.

Dall'altra parte si chiarisce il principio con cui stilare la graduatoria dei soggetti beneficiari: un criterio progressivo che tenga in considerazione la somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva alla data del 31 dicembre 2012.