Il dibattito sulle Pensioni è in una situazione di stallo. Da parte del governo Renzi arrivano segnali talmente flebili da essere completamente impercettibili. In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione e di identificare le ultime news di rilievo su tutta una serie di questioni restate in sospeso per quanto riguardo l'ambito delle pensioni 2014: gli esodati, le pensioni lavoratori precoci (e l'insistenza di Damiano) e la questione delle penalizzazioni per le pensioni anticipate.

Pensioni 2014, news: quali speranze per esodati

Le news sulle pensioni 2014 non possono prescindere dalla più grande contraddizione della riforma delle pensioni targata Fornero, i cosiddetti "esodati".

Dopo settimane di assoluto silenzio, ecco che a intervenire è stato Poletti, il quale avrebbe promesso che si sta cercando una soluzione non di ripiego ma strutturale. La notizia sarebbe buona, perché significherebbe che le intenzioni del governo Renzi sono quelle di attuare delle riforme strutturali e non degli interventi tappa-buchi.

Una news buona per gli esodati? Probabilmente no. Al di là delle dichiarazioni di Poletti, è chiaro che il grande problema della riforma del comparto pensionistico risieda nella copertura economica e finanziaria. Checché ne dica Renzi, il fiato sul collo dell'Europa si sente e anche in maniera forte. Ed è soprattutto l'ambito delle pensioni a risentirne. Del resto il ministro Poletti si è cautelato:ha proclamato le intenzioni del governo, ma non ha detto nulla sui tempi di questo fantomatico "provvedimento".

Pensioni 2014, news: quali speranze per pensioni lavoratori precoci e anticipate

Ecco invece le news per quanto riguarda le cosiddette pensioni lavoratori precoci per questo (difficilissimo) 2014. Le indicazioni provengono da un lato dalla spending review e dall'altro da alcune dichiarazioni di Padoan e di Poletti.

In primo luogo la spending review. Il governo Renzi sembra essere molto chiaro: le pensioni si toccano soltanto in vista di ulteriori tagli, mentre gli investimenti vanno attuati per il mercato del lavoro e, al limite, per il mondo della scuola. Sulla stessa linea, in effetti, si collocano anche gli interventi di Padoan e di Poletti.

Il primo parla della necessità di far quadrare i conti, il secondo interviene sulla questione delle pensioni in maniera radicale, soltanto per promettere una stretta sulle pensioni di invalidità. In tutto questo, dell'uscita anticipata dal mondo del lavoro non si parla più, così come non si parla più di una revisione delle penalizzazioni per le pensioni anticipate.

Soltanto Damiano insiste con la sua proposta di inserire il meccanismo della flessibilità nelle pensioni anticipate e pensioni lavoratori precoci. Proposta che, ancor più che con il governo Letta, resta lettera morta.

Pensioni 2014, news: quali speranze?

Le news sulle pensioni 2014 e il punto della situazione che abbiamo fatto non dicono nulla di buono.

Sul versante Quota 96 e pensioni scuola, il medesimo stallo (ne parliamo approfonditamente qui). La situazione del sistema paese Italia non potrà mai migliorare, finché all'interno dell'agenda di governo non rientrino politiche di giustizia sociale (senza caricare troppo ideologicamente l'espressione), lo stato delle pensioni 2014 fotografa perfettamente un paese che non sa risolvere i problemi e che (evidentemente e ancora una volta) non ha una vera leadership capace di fare riforme concrete e reali.