Sempre acceso il dibattito in tema di pensioni 2014 INPS; a gettare benzina sul fuoco le dichiarazioni di Cesare Damiano, che ha riproposto il tema degli esodati e rilanciato la questione dell’indicizzazione delle Pensioni, e il movimento di protesta imbastito dai Quota 96 della Scuola, stufi di non vedersi riconosciuto il diritto al pensionamento.



Il capitolo pensioni 2014 INPS si arricchisce inoltre di un altro importante tassello, quello costituto dal caso dei lavoratori precoci, in attesa di risposta ormai da troppo tempo e sostanzialmente dimenticati dal governo Renzi; sin qui l’esecutivo non è riuscito a fornire alcuna risposta sul tema previdenziale, con Poletti ad aver annunciato decisi tagli e ad aver ribadito come una modifica della riforma Fornero al momento non sia neanche presa in considerazione.

Pensioni 2014 INPS, strategia Renzi-Poletti e manovra Damiano: esodati e indicizzazione delle pensioni



Come già accennato, Renzi e Poletti non hanno sin qui affrontato il fronte pensioni 2014 INPS, con il Jobs Act a non aver sfiorato nessuno dei tanti temi previdenziali e il ministro del lavoro ad aver avviato i tavoli con le parti sociali senza però prendere in considerazione il capitolo previdenziale.



A richiamare l’attenzione del governo sul caso pensioni 2014 INPS l’intervento di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, che ha ribadito come l’esecutivo debba tenere conto della salvaguardia di 17.000 esodati ottenuta durante il governo Letta, sollecitando in contemporanea il governo stesso ad affrontare anche il caso della indicizzazione delle pensioni.



‘La questione si pone da due punti di vista, cioè affrontare e risolvere il tema degli esodati, sul quale la Commissione Lavoro ha approvato una nuova proposta di legge che tiene conto dei 17.000 nuovi salvaguardati conquistati con il Governo Letta - ha dichiarato in dettaglio Damiano - e aprire il tavolo di confronto con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per affrontare la questione della indicizzazione delle pensioni’.



Sin qui Renzi e Poletti non hanno reagito, con il primo a non aver quasi mai considerato nei propri interventi i tanti temi connessi alle pensioni 2014 INPS e il secondo ad aver invece annunciato decisi tagli alle pensioni di invalidità.

Pensioni 2014 INPS, strategia Renzi-Poletti: Quota 96 sul piede di guerra



Dopo l’ennesimo no ricevuto dalla Ragioneria di Stato in merito al proprio pensionamento, i Quota 96 della Scuola sono decisamente passati al contrattacco, con la predisposizione di un calendario di proteste e manifestazioni che prenderanno avvio già da questa settimana; domani è in particolare previsto un sit-in in Piazza del Pantheon a Roma, mentre più in là si dovrebbe addirittura assistere ad incatenamenti davanti alle sedi Rai e a presidi permanenti davanti a Montecitorio.



A scandire il tutto la mancanza di prese di posizioni precise sul tema da parte di Renzi, Giannini e Poletti, il tutto nonostante lo stesso Renzi sia stato esortato dal presidente dalla Commissione Bilancio Boccia ad esprimersi sul caso del pensionamento dei Quota 96. Fra tutti i temi connessi al fronte pensioni 2014 INPS, quello costituito dal pensionamento dei Quota 96 pare francamente il più vicino ad esplodere, con una categoria più che mai in fermento.

Pensioni 2014 INPS, strategia Renzi-Poletti e manovra Damiano: lavoratori precoci non considerati dal governo



Fra le tante questioni che compongono il capitolo pensioni 2014 INPS, quella costituita dal pensionamento dei lavoratori precoci appare certamente la più clamorosa; il governo Renzi, con Poletti in testa, non ha mai considerato l’argomento, ecco che l’unica speranza per gli stessi lavoratori precoci passa dal disegno riformatore di Damiano, che vorrebbe meno penalizzazioni per chi accede all’istituto della pensione anticipata.