Si registrano significative novità in tema di pensioni 2014 INPS: al di là del dibattito, sempre acceso, su un possibile riordino della pensione anticipata, tengono infatti banco le dichiarazioni rilasciate dal D.g. dell’INS, Mauro Nori, e dal Viceministro dell'Economia del Governo Renzi Enrico Morando.



Nori ha in particolare accennato alla possibilità che l’INPS, considerata l’enorme mole di dati a disposizione, possa agevolmente procedere ad un ricalcolo delle Pensioni adottando il metodo contributivo in luogo dell’attuale retributivo, previsione che potrebbe portare a decurtazioni sugli importi degli assegni pensionistici superiori al 30%.

Quella di Nori è solo una dichiarazione e non prova certo alcun iter effettivo svolto in questa direzione, ma un ricalcolo delle pensioni 2014 INPS ricorrendo al metodo contributivo costituirebbe una vera ‘bastona’ sui denti per ogni lavoratore di questo paese.



Morando ha invece ripreso un precedente passaggio effettuato da Renzi in tema di pensioni 2014 INPS sottolineando che nonostante sia stato deciso di non toccare le pensioni fino a 2.500 euro non è affatto detto che quelle oltre i 10.000 euro non possano essere interessate da un contributo di solidarietà.



Facciamo allora il punto sulle pensioni 2014 INPS, cercando di capire se e quando si potrà avere un riassetto della pensione anticipata, quali siano le concrete possibilità di un ricalcolo delle pensioni con il contributivo e quali assegni rischiano di vedersi applicato il contributo di solidarietà.



Pensioni 2014 INPS, pensione anticipata: dibattito acceso ma poche novità



E’ancora una volta il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad accendere i riflettori sulla necessità che la pensione anticipata venga rivista: troppo rigido l’istituto così come è strutturato adesso, troppe le penalizzazioni pecuniarie cui va incontro chi vi accede prima dei 60 o 62 anni.



Damiano vorrebbe dunque maggiore flessibilità e meno penalizzazioni, un’ipotesi questa che se da un lato consentirebbe la risoluzione di uno dei tanti fronti aperti in tema di pensioni 2014 INPS dall’altro richiederebbe un investimento notevole, che al momento probabilmente il governo Renzi non può permettersi di effettuare.

Pensioni 2014 INPS: contributo di solidarietà per gli assegni sopra i 10.000 euro



Ad aver toccato il fronte pensioni 2014 INPS in riferimento al possibile inserimento di un contributo di solidarietà è stato il Viceministro dell'Economia del Governo Renzi Enrico Morando, che dopo aver certificato come gli assegni fino ai 2.500 euro mensili non verranno toccati, ha accennato alla possibilità che il governo ‘opti per una scelta ponderata, chiedendo un piccolo contributo di solidarietà da parte di quelle pensioni superiori ai 10.000 euro’.



Morando ha aggiunto che spesso l’ammontare di questi assegni non è nemmeno giustificato dai contributi versati, ecco che sarebbe auspicabile un piccolo sacrificio fatto per chi vive di stenti.

Pensioni 2014 INPS: ricalcolo delle pensioni con il metodo contributivo? L’INPS si dice pronto



A far trattenere il fiato a tutti i lavoratori e non solo a quelli che guadagnano cifre astronomiche ci ha invece pensato il D.g. dell’INPS Mauro Nori, che senza usare troppi gire di parole ha affrontato il tema pensioni 2014 sottolineando come lo stesso INPS ‘sarebbe in grado di effettuare con sufficiente ottimismo il ricalcolo contributivo di tutte le pensioni’.



Qualora dovesse essere preso in considerazione lo storico dei contributi effettivamente versati introducendo dunque un sistema contributivo in luogo di quello attualmente in vigore, il retributivo, gli assegni pensionistici potrebbero subire cali bruschissimi e prossimi a toccare quota 30%.



Per intenderci, chi guadagna da 500 a 750 euro al mese potrebbe percepire dal 10 al 15% in meno, mentre chi percepisce assegni pensionistici superiori ai 2.500 euro potrebbe aver a che fare con un meno 30%; ad ogni modo, è bene precisare che Nori ha affrontato il tema pensioni 2014 INPS facendo un’ipotesi, tutt’altra cosa da un’effettiva presa in carico di questa soluzione da parte delle autorità governative. Certo se l'esecutivo dovesse cogliere l’assist di Nori, il contributivo diventerebbe l’incubo di migliaia di lavoratori.