Quali novità per la pensione anticipata nel 2014? L'opzione contributivo per le donne è ancora valida, ma i tempi restano stretti, intanto dal Governo arriva la frenata di Renzi sui tagli agli assegni pensionistici. 

Novità pensione anticipata 2014, per adesso solo parole

Si è parlato di possibili novità per la pensione anticipata 2014 a lungo con Giovannini (e la sua idea di prepensionamento con prestito) e con Cesare Damiano, che continua a premere incessantemente sul Governo, criticando anche aspramente le misure intraprese e il disinteresse verso gli esodati e la situazione delle pensioni in Italia.

Damiano propone un'idea di pensione anticipata basata su piccole penalizzazioni negli assegni, ovvero una riforma Pensioni basata sulla flessibilità. Per il momento il Governo ignora le polemiche dell'esponente del PD e lascia in sospeso la questione pensioni, si spera ancora per poco.

Pensioni, l'opzione contributivo donne ancora attiva

Ricordiamo che sul fronte pensioni l'opzione contributivo donne è ancora attiva, ma i tempi sono stretti: il provvedimento che doveva permettere di sfruttare tale opzione fino a fine 2015 non è mai arrivato e con il Governo Renzi attualmente concentrato su altri temi le donne interessate all'opzione contributivo si trovano in una difficile situazione, dovendo chiedere il ritiro entro questi termini a breve oppure restando aggrappate alla speranza che arrivi davvero un provvedimento che proroghi i termini per l'invio delle domande.

Le pensioni con opzione contributivo per donne hanno l'enorme vantaggio di permettere un'uscita dal mondo del lavoro a 57 o 58 anni, ma lo svantaggio di ricevere assegni pensionistici basati sul metodo di calcolo contributivo e pertanto più bassi (si varia a seconda dei casi, ma si parla di circa il 15-20% in meno rispetto al calcolo retributivo). 

Novità pensioni, Renzi frena sui tagli 

Novità sulle pensioni giungono sul fronte dei tagli e delle addizionali fiscali per pensionati ipotizzate dal commissario Cottarelli.

Si è infatti registrata una netta frenata sulla possibilità di toccare ancora le pensioni: da un lato Renzi ha dichiarato che le pensioni resteranno fuori dal mirino della spending review, dall'altro, di recente, anche il ministro Poletti ha ribadito che sarà il governo a decidere in merito agli interventi ipotizzati da Poletti.

Sembra quindi ridimensionata l'idea di far cassa con i pensionati. Vedremo se si cambierà per l'ennesima volta opinione a riguardo o se le intenzioni di Renzi resteranno ferme nel corso del tempo.