Come abbiamo avuto già modo di sottolineare nel corso di precedenti contributi, uno degli istituti che necessita di maggiori interventi per quel concerne le pensioni è senz’altro quello costituito dalla pensione anticipata 2014 INPS; il governo Renzi, con Poletti diretto interessato, ha infatti ereditato una situazione evidentemente spinosa dalla precedente gestione, e adesso è chiamato a compiere delle valutazioni attente e puntuali in assenza delle quali il rischio concreto è quello di un depotenziamento dell’istituto stesso.



Prepensionamento e opzione contributivo restano i due nodi aperti più difficili da sciogliere: più ampio e articolato il ventaglio di possibilità riguardo al primo, più ristretti i canali di intervento sul secondo, con in più l’aggravante del tempo per intervenire in procinto di scadere.





Importanti novità in tema di pensione anticipata 2014 INPS, e dunque di prepensionamento e opzione contributivo, potrebbero allora arrivare dal piano annunciato da Carlo Cottarelli, il commissario designato per portare avanti la spending review, che ha già annunciato un deciso taglio alle Pensioni d’oro.

Pensione anticipata 2014 INPS: prepensionamento e opzione contributivo, quali gli scenari dopo i tagli voluti da Cottarelli?



L’obiettivo che si è prefissato Cottarelli è quello di risparmiare 32 miliardi di euro entro il 2016, una cifra evidentemente importante che impone cautela nel fare previsioni che richiedano una qualche spesa aggiuntiva; ‘la spesa per le pensioni è molto alta’ ha chiosato nei giorni scorsi, con ciò aprendo la strada ad un deciso intervento in tema di ‘pensioni d’oro’.



L’obiettivo dichiarato è chiaramente il risparmio, cui Cottarelli ha comunque affiancato la volontà di ‘consentire ed agevolare l’assunzione di nuove persone’, ma tali risorse potrebbero essere impiegate anche per agire sulle pensioni stesse, magari intervenendo laddove necessario per chiudere alcuni dei fronti rimasti insoluti in seguito alla fine del governo Letta.



In tema di pensione anticipata 2014 INPS con riferimento specifico al prepensionamento, Poletti e Renzi sono chiamati a valutare l’ipotesi di una ‘pensione anticipata mascherata’ da destinarsi ai lavoratori che accettino di abbandonare anticipatamente l’impiego in cambio di un prestito pagato all’INPS. Come ormai noto, la proposta fu formulata da Giovannini, ex ministro del lavoro, e considerato come Poletti abbia dichiarato che terrà in considerazione quanto fatto durante lo scorso esecutivo non è da escludere che la cosa venga valutata attentamente.



L’alternativa sarebbe l’ipotesi di Damiano, che vorrebbe più flessibilità e minori penalizzazioni pecuniarie per chi accede alla pensione anticipata in questo 2014, un’ipotesi certamente più onerosa della precedente che potrebbe però essere alimentata proprio dai fondi ricavati dai tagli alle pensioni d’oro; gli assegni superiori ai 90.000 euro l’anno bruciano infatti 3,3 dei 265 miliardi complessivi che costituiscono il monte pensionistico italiano. Certo Cottarelli dovrà fare molta attenzione nel dettagliare una proposta che preveda un nuovo contributo di solidarietà, il tutto onde evitare che, come già accaduto in passato, la Consulta bocci la cosa.



In tema di opzione contributivo si attende invece la proroga per l’invio delle richieste sino al 2015; l’opzione contributivo interessa solo le donne lavoratrici, consentendo loro (raggiunti 57 o 58 anni d’età più 35 di contributi) di accedere alla pensione anticipata a fronte di assegni ridotti di quasi il 20% rispetto al calcolo retributivo. Le Commissioni del precedente governo avevano manifestato l’intenzione di prorogare i termini per l’invio della domande, ma il passaggio ad un nuovo esecutivo ha modificato ogni scenario e generato dubbi sul fatto che la proroga stessa possa essere effettivamente ratificata.



Staremo a vedere quando, se e in che direzione Poletti e Renzi si muoveranno in tema di pensione anticipata 2014 INPS; di certo i nodi prepensionamento e opzione contributivo non possono più attendere.