Il cambio di governo con successivo avvicendamento dei ministri dovrebbe portare idee nuove o quanto meno essere foriero di innovative strategie di intervento, ma al momento non sembra essere questo lo scenario in tema di pensione anticipata 2014 INPS: nel corso di alcuni precedenti contributi avevamo sottolineato come il ministro Poletti (e di riflesso Padoan) avesse davanti a se due strade, ovvero segnare una certa continuità con il precedente governo o viceversa imprimere una decisione inversione di rotta.



Stando alle dichiarazioni ultimamente rilasciate dallo stesso Poletti, pare proprio che si vada verso la prima opzione: il neo leader del Welfare ha infatti sottolineato che non intende gettare alle ortiche quanto di buono fatto dal precedente governo, con ciò facendo decisamente risalire le quotazioni di un possibile prepensionamento con prestito Inps, una soluzione proposta dall’ex ministro del lavoro Giovannini durante il governo Letta.

Sempre in tema di pensione anticipata 2014 INPS continua inoltre a tenere banco il caso legato alla modifica della legge 104, con una normativa erroneamente statuita ad aver gettato migliaia di lavoratori nel caos.

Pensione anticipata 2014 INPS: Poletti e Padoan pensano al prepensionamento con prestito, ancora caos sulla legge 104



Come accennato, il ministro Poletti ha recentemente affermato che non cestinerà quanto fatto dal precedente governo, con ciò indirettamente rilanciando l’ipotesi di un prepensionamento con prestito INPS avanzata da Giovannini, ministro del Lavoro del governo Letta: l’idea sarebbe quella di destinare un prestito pagato dall’INPS ai lavoratori che accettino di uscire anticipatamente dal lavoro (due o tre anni prima), una somma che gli stessi individui renderebbero poi sotto forma di trattenute dirette sugli assegni pensionistici.



Se da un lato questa formula garantirebbe un esborso limitato per le casse statali, dall’altro non si tratterebbe di una soluzione gradita ai lavoratori, con la gran parte a sottolineare come si tratti di denaro proprio, versato negli anni e che dunque non va prestato ma semplicemente reso sottoforma di pensione.



Quest’oggi il ministro Padoan ha comunque rilasciato interessanti dichiarazioni, sottolineando come il vento stia cambiando e come lo Stato italiano sia in possesso delle risorse necessarie a sovvertire l’attuale stato di crisi; come annunciato dalla Stampa poche ore fa, anche il ministro Poletti ha rotto il ghiaccio dando il là alle consultazioni con i sindacati. Ancora non è dato sapere su cosa verteranno i colloqui, ma l’assoluta necessità di una modifica della normativa che regola il meccanismo della pensione anticipata in questo 2014 (attualmente sono infatti troppo ingenti le penalizzazioni pecuniarie cui vanno incontro i lavoratori che optano per questa via) suggerisce che l’istituto possa essere oggetto di discussione fin dall’inizio degli incontri.



Il tema della pensione anticipata 2014 INPS si carica di interessanti significati anche con riferimento al caos scoppiato intorno alla modifica delle legge 104; un emendamento alla Legge di Stabilità recentemente approvato ha infatti statuito che a fini contributivi vengano conteggiati anche i permessi ‘concessi ai sensi dell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104’, statuizione normativa totalmente erronea dato che i congedi lavorativi concessi per l’assistenza a persone disabili sono regolamentati dall’art. 42 del decreto 151/2001.



Nonostante a prima vista possa apparire un'imprecisione di poco conto, l’errore sta in realtà producendo pesanti ricadute, considerato che numerosi lavoratori che hanno fruito dei permessi della legge 104 stanno assistendo alla messa in dubbio della validità delle proprie domande di prepensionamento ad opera degli uffici del personale. L’auspicio è che l’errore normativo venga emendato al più presto.