Sempre più alte le attese per le novità sulla pensione anticipata 2014 dell'Inps che potrebbero nascere a seguito delle proposte di Damiano o del recupero della proposta di prepensionamento con prestito di Giovannini, senza tralasciare gli inghippi correlati alla legge 104.

Pensione anticipata 2014 INPS, novità sulla legge 104

La modifica alla legge 104 realizzata tramite emendamento alla Legge di Stabilità crea problemi per la pensione anticipata INPS nel 2014 da parte di coloro che hanno beneficiato dei permessi collegati alla legge 104.

Si tratta anche in questo caso di un'inesatteza del testo che genera una notevole confusione tra i contribuenti, Difatti nell'emendamento di firmato da Maria Grazia Gatti troviamo che a fini contributi valgono anche i permessi "concessi ai sensi dell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104", tuttavia come fa notare il portale Inail SuperAbile, i congedi concessi per l'assistenza a persone disabili sono contenute nell'articolo 42 del decreto 151/2001. 

Ed ecco quindi i problemi nel richiedere la pensione anticipata INPS nel 2014 calcolando i permessi della legge 104: la confusione è grande e come è facile immaginare si attende ora una nuova rettifica, una modifica della modifica che la renda veramente funzionale.

Pensione anticipata 2014, novità tra Damiano, Giovannini e il ministro Poletti

Risultano molto attese le possibili novità sulla pensione anticipata 2014, improntate a una possibile valutazione della famosa idea di flessibilità di Cesare Damiano o alla finalizzazione della proposta di prepensionamento con prestito elaborata dall'ex ministro Giovannini.

Di recente il nuovo ministro del lavoro Poletti ha chiarito che non getterà alle ortiche finora svolto, al contrario. Pertanto, in linea di massima, si potrebbe immaginare che la proposta Giovannini possa essere portata avanti, e non cestinata. D'altro canto è interessante notare che l'idea di Damiano che permetterebbe una pensione anticipata nel 2014 con penalizzazioni percentuali relativamente piccole, fino all'8%, finora sempre scartata perché troppo costosa, potrebbe essere rivalutata nel piano di grandi spese annunciato da Renzi.

Renzi sembra intenzionato a dar vita a un Governo più propenso alla spesa, all'investimento: vedremo quali ripercussioni avrà - se le avrà - questa nuova impostazione sul settore previdenziale.