La legge 104 in particolare, e l'intero discorso Pensioni, dovrebbe stare attualmente tra i punti del programma del Governo Renzi, ma a conti fatti, al momento tutto tace.

Che il problema pensioni non fosse esattamente tra le priorità si è già in parte capito, ma in settimana (a seguito di un incontro avvenuto lo scorso mercoledì 12 marzo) si attendevano delle novità, che sembrano tuttavia non essere pervenute. Nonostante infatti siano stati resi ufficiali provvedimenti riguardanti il lavoro, le tasse, la scuola e molti altri punti, nulla o comunque molto poco si è detto sulle pensioni.

Legge 104: la lacuna

La legge 104, nello specifico, interessa quei lavoratori che hanno necessità di occuparsi di un parente diversamente abile. Il problema in realtà è già bello che vecchio, dato che una vera e propria lacuna legislativa risale ai tempi della normativa Fornero. In sostanza, all'interno della legge Fornero era previsto infatti il permesso e il congedo (articolo 33, legge 104), ma non il permesso e il congedo per assistere il disabile (nello stesso articolo 33, legge 104). Per trovare riscontro bisogna invece far riferimento all'articolo 42 della legge 151. Tale anomalia frustra la possibilità di una pensione anticipata da parte di chi ha esigenza di assistere un disabile.

Questo vuoto nella norma, pertanto, rappresenta una problematica decisamente urgente su cui bisognerebbe intervenite piuttosto celermente.

Legge 104: la speranza

La speranza è chiaramente quella che la situazione si sblocchi. Attualmente quel che si sa è che il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano abbia già mosso qualche pedina per risolvere la questione pensioni, proponendo la flessibilità nei confronti di coloro che hanno le carte in regola per usufruire del trattamento pensionistico, spingendo il motore di azione grazie a criteri basati su penalizzazioni e incentivi.