La riforma delle Pensioni Fornero risulta essere assolutamente intoccabile. Le motivazioni andrebbero ricercate probabilmente all'interno di una svolta neoliberista della politica economica italiana. In questo articolo non ci soffermeremo tanto sul fatto che Renzi e il suo governo ritengano tabù soltanto pronunciare il sintagma "riforma delle pensioni", ma analizzeremo questioni più tecniche e meno politiche: definire i requisiti della pensione di vecchiaia, della pensione di anzianità e delle così chiamate pensioni anticipate, con particolare attenzione alle penalizzazioni previste.

INPS, la pensione di vecchiaia: in cosa consiste quali sono i requisiti

La pensione di vecchiaia rappresenta una prestazione economica erogata dall'INPS a tutti i lavoratori dipendenti e autonomi che abbiano raggiunto queste determinate caratteristiche:

1) il requisito anagrafico stabilito dalla legge;

2) l'anzianità nei versamenti dei contributi, stabilita dalla legge.

Per quanto riguarda la riforma delle pensioni Fornero, le polemiche più aspre si sono avute per quanto riguarda i requisiti anagrafici richiesti per uomini e donne:

1) per quanto riguarda le lavoratrici dipendenti appartenenti al settore privato:

a) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, l'età per andare in pensione è fissata a 62 anni

b) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013, l'età per andare in pensione è fissata a 62 anni e 3 mesi

c) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015, l'età per andare in pensione è fissata a 63 anni e 9 mesi

d) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017, l'età per andare in pensione è fissata a 65 anni e 3 mesi

e) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020, l'età per andare in pensione è fissata a 66 anni e 3 mesi

2) per quanto riguarda i lavoratori dipendenti e le lavoratrici dipendenti del settore pubblico:

a) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, l'età per andare in pensione è fissata a 66 anni

b) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015, l'età per andare in pensione è fissata a 66 anni e 3 mesi

c) coloro che raggiungono i requisiti anagrafici per la pensione dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020, l'età per andare in pensione è fissata a 66 anni e 3 mesi

INPS, la pensione di anzianità: in cosa consiste quali sono i requisiti

La pensione di anzianità spetta ai lavoratori che, entro la data del 31 dicembre 2011, hanno perfezionato il raggiungimento di una quota che si ottiene dalla somma dell'anzianità di contribuzione e dall'età anagrafica.

Si tratta per i lavoratori dipendenti della cosiddetta Quota 96 (che tanto fa penare il comparto scuola), che si ha dalla somma dei 60 o 61 anni di età e 35 o 36 anni di servizio, per i lavoratori autonomi della Quota 97, che si ha dalla somma dei 61 o 62 anni d'età e 35 o 36 anni di servizio.

INPS, le pensioni anticipate: le penalizzazioni

Ecco allora che per quanto riguarda le pensioni anticipate, cioè l'uscita anticipata dal mondo del lavoro, la riforma delle pensioni Fornero ha immaginato un sistema di penalizzazioni: coloro che si trovano a maturare i requisiti contributivi a meno di 62 anni, avranno una penalizzazione di un 1% per ogni anno di anticipo qualora gli anni siano due; del 2% qualora gli anni siano più di due.