"Notizie distorte", le ha definite la ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, le notizie di stampa diffuse in questi giorni dai giornali della carta stampata e televisiva, sugli esuberi di 85 mila statali. Sono al vaglio del ministro, invece, di concerto con il ministro Poletti, prepensionamenti per gli statali, misure atte a far fronte alla crescente disoccupazione giovanile.

Continuano a sperare,quindi, i quota 96 della scuola, di poter andare in pensione con i criteri vigenti prima della legge Fornero. I docenti e tutto il personale scolastico, rimasti bloccati dalla legge Monti-Fornero, vedono aprirsi, così, una nuova "via di fuga", per superare l'ostacolo fin qui frapposto dalla Ragioneria dello Stato per il loro pensionamento.

Sulla falsariga di quanto realizzato per il settore privato, i ministri coinvolti stanno studiando la possibilità di collocare a riposo anticipato coloro che hanno raggiunto i requisiti o dei quarant'anni di servizio e che non son potuti andare in pensione, o la quota 96, vigente prima della citata legge Fornero. La proposta allo studio tenderebbe a non gravare molto sulle tasche dei pensionanti, prevedendo per il periodo del prepensionamento solo una decurtazione del 20 % dello stipendio base per poi arrivare a regime al compimento del requisito indispensabile alla pensione effettiva.

In tal modo si aprirebbero posti di lavoro per le giovani generazioni, un ringiovanimento della pubblica amministrazione ed un risparmio per le casse dello stato, essendo lo stipendio dei neo assunti decisamente inferiore ad un dipendente con quarant'anni di servizio.



Vedremo meglio nei prossimi, quale sarà l' iter e come verranno concretizzate tali misure.